La cliente della pausa pranzo – parte I - Racconti Erotici

La cliente della pausa pranzo – parte I

... dritto. Ero arrabbiata nera e mi aspettavo, anche se non giustificatamente di ottenere la sua attenzione. In fondo perchè ero abituata ad ottenere tutto subito e non sapevo accettare un rifiuto.Quella notte non mi diedi pace, continuavo a sudare e rigirarmi nel letto e nè la tisana nè la doccia fredda avevano migliorato la situazione. Sfogai la mia repressione su mio marito che appena tornato a casa non vedeva l’ora di montarmi a dovere. Per me ormai lui era il mio ripiego nelle giornata senza conquista ma oggettivamente se la cavava bene a letto. Avevo un bel cazzo lungo, sempre duro e ben lubrificato quando serviva. Gli sbottonai la camicia e leccandogli i capezzoli lo presi tra le mie braccia infilandogli le mie unghie lunghe ma ben curate sotto la pelle. Con gentilezza mi accarezzo il viso, mi sollevò e con una rotazione repentina mi mise in posizione 69 a testa in giù mentre dall’alto del suo metro e 90 mi laccava con passione la figa concentrandosi per qualche momento sui miei piedi e in particolare sui miei talloni, visibili tra i miei tacchi alti aperti che avevo comprato per l’occasione. Il mio liquido colava sempre più in quantità sul pavimento. Mi girò e voltata a pecorina contro il muro gli chiesi di spingere forte fino a esplodere il suo cazzone in un potente orgasmo dentro di me.Venimmo insieme e restai qualche minuto sdraiata si piedi del letto pensando e ripensando al commesso del negozio. Poi indossai il mio pigiama di seta nero e data la buonanotte a mio figlio tornato dal calcetto andai a letto. Dopo il weekend sarei tornata alla carica per scoparmi il ragazzino, costi quel che costi.Continua con la seconda parte… a breve sul blog!