1. Al centro commerciale


    Data: 22/11/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu

    ... scattare il cursore sull’1 e...Io sussulto.Ora va. Va molto bene.“Cosa dovrebbe fare?” mi chiede portandolo direttamente a 4.“Comanda...” Mi sforzo di tenere un tono normale, mentre le vibrazioni mi fanno contrarre involontariamente i muscoli delle cosce.Lui mi interrompe, tendendo l’orecchio verso di me: “Si sente un ronzio...” Merda, Avevo dato per scontato che nel rumore di fondo del treno non si sentisse.“...Un massaggiatore... Ce l’ho addosso...” Tento un sorriso, ma che espressione realmente io abbia fatto non saprei dire. Il piacevole fastidio, a velocità 4, è decisamente intenso.“Un massaggiatore? Tipo fascia muscolare?” Mi porge il mio oggetto, senza spegnerlo.“Tipo.” Me lo riprendo e lo riporto a 2.La ragazza mi guarda senza espressione. L’uomo di nascosto, ma chiaramente interessato. Il ragazzo tira fuori dallo zaino un libro e legge, o forse finge, come faccio di solito io.Mi rilasso, lasciando che i sussulti della rotaia e il congegno nel mio corpo mi massaggino e masturbino.Non riesco a raggiungere però l’orgasmo prima dell’arrivo; non che ci sperassi davvero, conoscendomi.Spengo il dildo, con grande delusione dei miei compagni di viaggio che sicuramente la verità l’hanno ipotizzata. Saluto cordiale alzandomi in piedi. Il ragazzo deve aver notato l’assenza dei miei slip e ricambia il saluto più arrossito di me.Mentre scendo dal treno, più attenta ai movimenti che faccio, sento che il fallo artificiale sta fuoriuscendo dal suo intimo nascondiglio.Non faccio in ...
    ... tempo a decidere una soluzione: cade sulla banchina e inavvertitamente lo calcio in avanti.Senza il coraggio di guardarmi intorno gli corro dietro e mi chino veloce per raccoglierlo, dimenticandomi della minigonna, che sale.Faccio finta di niente e mi allontano dalla piccola stazione sforzandomi di non guardare in faccia nessuno.Il centro commerciale mi si presenta davanti maestoso e inquietante.Luca vorrebbe vedermi con un costumino Wicked Weasel. Ammetto di aver dovuto guardare su internet per sapere di cosa si trattasse - per poi scoprire di averne già fatto uso in passato, su una spiaggia tropicale, lontana migliaia di chilometri da chiunque mi conoscesse fatto eccezione del mio ragazzo di allora che mi accompagnava, e che in effetti non resisteva a tastarmi ogni minuto (mi ha perfino masturbato, con successo, in due diverse occasioni, incurante del possibile arrivo prima, e della presenza poi, di altri turisti) - e di non possederne però più alcuno (mi pare se li sia tenuti il suddetto ragazzo, nella probabilmente vana speranza di trovare un giorno un’altra disposta a indossarli).Luca mi propone anche di aggirarmi per un posto pieno di gente e di negozi come questo con un vestito sexy, cosa che sto facendo, e di cambiarmi in un camerino lasciando la porta socchiusa. Questo mi accingo a fare.“Mi scusi, avete dei costumi Wicked Weasel?”“Prego?”“Quei costumi ridotti, per l’abbronzatura quasi totale...” La tipa con lo squallido grembiule dell’ipermercato mi guarda ancora ...