1. Al centro commerciale


    Data: 22/11/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu

    ... come questa. Che ora non mi permette di fermarmi.Si capirà sicuramente, da fuori, cosa sto facendo. Staranno certamente notando le mie gambe che languide non riescono a star ferme, il perizoma alle caviglie che si tende e si allenta seguendone i movimenti, i sommessi mugolii che non riesco a trattenere. Mi staranno additando, deridendo, insultando, desiderando...Vengo.Le endorfine mi entrano in circolo; mi tolgono per alcuni secondi volontà e consapevolezza. I muscoli si contraggono, senza nemmeno rendermene conto mi sollevo sulle punte dei piedi e le mie mani mi stringono la carne pulsante.Subito dopo le gambe cedono. Devo appoggiarmi alla specchio e i miei umori lo sporcano lasciando sulla superficie la forma delle mie dita.Il desiderio si placa. Il bisogno di trasgredire scompare.Rimango lì, immobile, senza sapere più cosa fare, aspettando che il respiro mi torni regolare. Vergognandomi adesso di quello che staranno pensando e incapace di togliermi da questa situazione.Fuori i soliti rumori di un qualsiasi ipermercato. Il seducente intimo ancora ai piedi, esposto. Mi ci vogliono alcuni minuti e parecchia forza di volontà per chinarmi, riuscire a rivestirmi, ed uscire dal camerino.Scappo a testa china, sentendo mille occhi puntati addosso.Cammino rapida tra le corsie, trovo il reparto medicinali. Afferro velocemente ciò che devo; tengo tutto in mano.Mi metto in coda alla prima fila di carrelli che raggiungo. Alla cassa c’è una ragazzina che ha tutta l’aria di non avere ...
    ... ancora compreso il suo reale potenziale.Lo sguardo del piccolo uomo davanti a me è attirato prima dalle mie gambe, poi dalla mia spesa. Sgrana per un attimo gli occhi e poi mi studia velocemente il viso. Sento il rossore infiammarmi le guance.Cerco inutilmente di estraniarmi. Appena riesco appoggio tutto sul rullo trasportatore. Ho il respiro nervoso e le dita contratte. In questo momento non riuscirei a sorridere nemmeno se di fronte a me apparisse Ratzinger vestito da ballerina brasiliana.“Contanti?” Tocca finalmente a me. La ragazzina ha già passato gli oggetti sul laser e ora ha l’aria divertita di chi stasera racconterà questa scena ad amici e amiche nell’ilarità generale.La sua ironia sottintesa non mi piace. La rabbia mi ridona l’audacia e stupendo perfino me stessa la fisso decisa e mi sollevo con due dita la gonna sul fianco destro. “Ho preso anche questo.” Con la mano sinistra le allungo il cartellino del prezzo, ancora attaccato all’intimo con un filo altrettanto sottile, e roteo il bacino per agevolarne la lettura. Lei tituba attonita; poi, ricordandosi di essere la cassiera, si alza a sporgendosi protende verso il mio fianco nudo il lettore manuale.Bip.La pago, raccolgo le mie cose e la saluto con un sorriso carico di superiorità. Stasera racconterà ugualmente la scena, ma almeno non susciterò solo risatine.Note finali.Al rientro, secondo il mio piano iniziale, avrei voluto concludere accogliendo anche la proposta diLuke ed usare nuovamente il mio giocattolino (che ...