1. Al centro commerciale


    Data: 22/11/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu

    ... interrogativa. “Tipo tanga, ma ancora più stringati...”Ora mi guarda palesemente come fossi una prostituta.“Deve chiedere al ragazzo del reparto abbigliamento sportivo.” Me lo indica, fredda. Lui si sente tirato in causa, si avvicina e si informa.Spiego anche a lui.Sorride. Sa di cosa sto parlando.“Non ne teniamo, mi spiace.” Il suo sorriso permane. “Provi in un sexy shop, penso che li vendano solo lì.” Gli posso contare i denti.“G-Grazie...” E mi allontano imbarazzata.Opto per un intimo sufficientemente ridotto: un perizoma rosso rubino con abbinato un reggiseno altrettanto provocante.Il camerino è lì di fronte, ha una tendina che copre dalle ginocchia alle testa; vedo i piedi scalzi e gli stinchi di uno che si sta provando un paio di orrendi pantaloni color escremento fresco. Gli altri sono vuoti.Trattengo il fiato come i sopravvissuti del Poseidon prima di passare oltre la zona allagata ed entro in quello accanto all’uomo. Tirandomi dietro la tendina, invece di chiuderla del tutto, la lascio a tre quarti e fingo di non accorgermene, con la faccia rivolta allo specchio sul lato opposto, dal quale invece vedo benissimo quanto io sia rimasta esposta.Mi sfilo la gonna. Il mio sedere ora è nudo e ben visibile. Mentre mi slaccio la camicia guardo riflessi i primi che mi notano e lanciano lunghe occhiate alle mie natiche.Mi tolgo il reggiseno.Qualcuno fuori si è fermato e simula interesse per mutandoni e pigiami tristissimi per continuare in realtà a guardare me, vestita solo ...
    ... di stivaletti e autoreggenti.Mi infilo il completino intimo, molto più lentamente del necessario, e poi rimiro la mia immagine speculare. E non sono l’unica, a rimirare.Valuto la possibilità di uscire nel corridoio, come a volermi osservare riflessa più da lontano, ma mi sembra eccessivo. Mi limito a posare nello specchio, ad accarezzarmi il poco tessuto e a tirarne l’estatico, per valutarne la qualità. Giro su me stessa per vedermi, e quindi farmi vedere, da tutte le angolazioni.Alla terza rotazione rimango rivolta verso l’esterno; guardo velocemente in faccia coloro che mi stanno più o meno apertamente spiando e con un gesto secco chiudo la tendina.Sto tremando.Mi spoglio del reggiseno e lo faccio cadere a terra, poi mi abbasso il perizoma e lo lascio scivolare fino alle caviglie; lo tengo lì, in modo che tutti lo possano vedere nel rettangolo aperto sotto l’insufficiente chiusura del camerino.Non riesco a più resistere.Inizio a toccarmi.Avevo progettato di comprare preservativi profumati, anello vibrante, olio intimo lubrificante e questo completino, per dare il piacere aFabio di immaginare la faccia della cassiera e degli altri clienti in fila alla cassa al momento del pagamento. Per far formulare a tutti, come ha scritto lo stessoFabio, ‘il medesimo concetto, il più antico del mondo’.Mi riprometto di farlo comunque, anche se so già che dopo non ne avrò alcun desiderio. Perché so che poi ecciterà anche me ripensare che l’ho fatto, quando sarà tornata la voglia.Una voglia ...