1. La punizione


    Data: 12/12/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Leonard

    Giulia si apprestava a ridestarsi da un lungo sonno. Quella mano familiare che stava insinuandosi in mezzo alle cosce per risalire al di sotto della maglietta che fungeva da camicia da notte era il modo, dolce e piacevole, con cui Leonardo l�aveva abituata al risveglio. Ma quando quella mano, giunta al termine della corsa, sfiorò le labbra nude della vagina, un gemito di dolore la sorprese nel dormiveglia mattutino. Allora ricordò tutto e fu come un lampo: l�appuntamento della sera precedente, l�incontro, il tradimento inatteso, il sesso infinito consumato su un divano di pelle, il ritorno a casa quasi a notte inoltrata con i muscoli tesi, la vagina dolente e il rimorso nel cuore. Un brivido di terrore l�avvolse. D�istinto urlò mentre si girò su se stessa di scatto.- Cosa c�è? Cos�hai? � disse Leonardo, stupito dall�inaspettata reazione della fidanzata.- Niente! Stavo solo facendo un brutto sogno � riuscì a rispondere.- Mi dispiace.- Non preoccuparti, ora sono sveglia.- E stai bene?- Abbastanza � disse Giulia con voce ancora molto scossa.- Su, su � riprese Leonardo abbracciandola � ora ci sono qua io al posto dei tuoi brutti sogni!A quelle parole Giulia sentì una stretta nel petto. I brutti sogni di cui occorreva liberarsi, in realtà, erano tali solo per il fardello di viltà e di menzogna che si portavano dietro. Ma in sé non avevano nulla di brutto. Erano stati piuttosto un�esperienza, unica e irripetibile, con un uomo che aveva saputo soddisfare i suoi desideri più ...
    ... intimi.Ma ora che quella serata di meravigliosi eccessi apparteneva ai ricordi, malgrado la perfezione di quell�incontro Giulia non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo. Amava Leonardo. L�amava profondamente. Stava bene con lui e adorava il modo con cui lui sapeva accendere la sua femminilità. Eppure l�aveva tradito. E adesso era lì, stretta fra le sue braccia, costretta a custodire un terribile segreto.Questi pensieri angosciosi, in cui Giulia era immersa, non le consentirono di avvertire il turgore del membro di Leonardo che cresceva contro la sua coscia. Ma quando la mano di lui da paterna tornò a farsi audace, capì e fremette. La sentiva discendere e disegnare una ad una le vertebre della sua schiena, risoluta a puntare dritta verso il solco delle natiche. Quella mano compiaciuta della morbidezza languida della sua pelle era un chiaro segnale di preludio: Leonardo voleva prenderla.Questa consapevolezza la terrorizzò. Si era addormentata, stanca e spossata, senza pensare cosa avrebbe detto o fatto l�indomani, senza elaborare alcuna strategia che potesse salvarla. Ma ora presagiva che se Leonardo fosse penetrato in lei avrebbe capito tutto. La sua vagina, come aveva dovuto constatare quando lui l�aveva appena sfiorata con le dita, non era in grado di sostenere un rapporto. Bruciante fino allo spasimo al minimo contatto a causa del prolungato amplesso della sera precedente l�avrebbe presto tradita.In un attimo Giulia immaginò la scena. Leonardo, stupito dalle grida di ...
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