La punizione
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Leonard
... dolore che non sarebbe riuscita a contenere, avrebbe aperto le finestre e toltole di dosso il lenzuolo. A questo punto il suo corpo, denudato ed esposto alla luce del giorno, non avrebbe tardato a rivelare le tracce del passaggio di quell�amante improvviso. Nella sua mente si stagliò l�immagine di due rossori, intensi e diffusi, uno sul volto e uno sulla vagina esposta da un�accurata depilazione totale, uno di vergogna e un altro frutto del piacere consumato, che avrebbero incontestabilmente mostrato il suo tradimento.A questo pensiero reagì con violenza, scostando Leonardo con entrambe le mani.- Cosa c�è? Oggi proprio non ti capisco! � disse Leonardo.- Non mi va � rispose Giulia.E dopo qualche secondo di silenzio aggiunse:- o meglio, mi andrebbe pure, se l�altro ieri non mi avessi strapazzata in quel modo. Sono ancora dolorante.- Ah! � fece Leonardo un po� interdetto. Beh, bastava dirlo!- Si, hai ragione, scusami! � replicò Giulia con tono conciliante. Dopo quel brusco risveglio la mattinata domenicale trascorse senza altri incidenti. Leonardo non appariva essersi insospettito ed era anzi più gentile e premuroso del solito. Nel pomeriggio, dopo aver riposato un po�, decisero di uscire a passeggio. Leonardo le chiese, come spesso accadeva, d�indossare un vestitino corto. Giulia avrebbe senz�altro preferito di no, presa com�era dal timore che il suo corpo, comprese le parti prive di segni visibili, potesse denunciare in qualche modo l�accaduto. Tuttavia, scelse di assecondare ...
... la richiesta di Leonardo per non destare sospetti.Il tempo era bello e adatto a passeggiare. Si fermarono in una libreria e fecero alcuni acquisti. Leonardo le propose di andare a sfogliare nella villa comunale i libri appena presi. Giunti in villa Leonardo s�immerse nella lettura. Giulia invece non riusciva a distogliere il pensiero da quanto era accaduto. Era incredibile come tutto si fosse svolto con sconcertante naturalezza.Si era recata presso lo studio legale dell�avvocato Carli, al quale si era affidata per delle questioni ereditarie. L�avvocato l�aveva accolta con gentilezza e, senza preamboli, aveva iniziato a esporle in modo dettagliato le soluzioni alternative idonee a risolvere il suo problema. A un tratto, senza preavviso, quando la discussione andava avanti ormai da circa un�ora, era entrata in stanza la segretaria, la quale, nel prendere congedo, aveva lasciato su un tavolino collocato accanto al divano due vassoi di tartine e di rustici. L�avvocato disse allora ch�era sua abitudine mangiare sempre qualcosa a quell�ora perché era solito tornare a casa soltanto verso le 22:00. Si accomodarono sul divano. Le tartine erano squisite. L�espressione decisa dell�avvocato e il suo eloquio spigliato l�affascinavano. Sembrava che ogni cosa - il suo aspetto, i suoi modi, il tono di voce - corrispondesse al suo ideale di uomo.All�improvviso, dopo averle rivolto uno sguardo più intenso, l�avvocato s�interruppe bruscamente. Il silenzio che ne seguì le apparve interminabile. ...