1. Troppa voglia per arrivare a casa


    Data: 24/11/2020, Categorie: Etero Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    Erano in un bar, uno di quelli con le luci soffuse, la musica lounge che creava un�atmosfera intima, i tavoli con una piccola candela accesa al centro, i divanetti di pelle nera come sedute. Sorseggiavano i loro cocktail e chiacchieravano a bassa voce, ogni tanto cercando l�uno la mano dell�altra e stringendola sul tavolo.Gli occhi negli occhi si parlavano, sorridevano, si scambiavano baci leggeri e dolci, a fior di labbra.�Vado un attimo in bagno�, disse lei ad un certo punto.Si alzò e si diresse verso la parte opposta del locale, offrendo a lui la possibilità di ammirare la sua camminata decisa e un po� mascolina, nonostante i tacchi. Si era vestita in maniera diversa dal solito, quella sera: una maglia un po� scollata che lasciava intravedere il reggiseno dello stesso colore, una gonna poco più corta del ginocchio, leggermente ampia, che le lasciava scoperte le lunghe gambe, solitamente fasciate dai jeans, e scarpe col tacco, non molto alto, ma abbastanza per slanciare la sua figura ben proporzionata, allacciate sul polpaccio, nello stile definito �alla schiava�.Lui era rimasto piacevolmente sorpreso quando l�aveva vista tirare fuori dalla valigia gonna e scarpe col tacco: lui adorava l�aspetto della ragazza, sia che avesse addosso una tuta, piuttosto che i soliti jeans, ma certo gli sarebbe piaciuto che lei fosse stata un po� più femminile nel suo abbigliamento, ogni tanto. Non le aveva mai detto niente perché sapeva che amava stare comoda e a suo agio nei suoi ...
    ... vestiti, e di sicuro non lo sarebbe stata in quelli che lui a volte le immaginava addosso.Lei tornò presto al loro tavolo, con un sorriso nuovo, che non aveva quando si era allontanata. Si sedette e gli mise un braccio sulla spalla, come a volerlo abbracciare; con l�altra mano gli accarezzò una guancia e nello stesso momento avvicinò la bocca all�orecchio di lui. �Non ho più le mutandine, amore�, gli disse in un soffio.Lui rimase un attimo immobile, come se non avesse afferrato bene il senso di quelle parole, poi deglutì, mentre un senso di calore si diffuse in tutto il corpo, a testimonianza del fatto che stava apprezzando la svolta che stava assumendo quella serata. Cercò le labbra di lei e cominciò a baciarla: non erano più i baci teneri di poco prima; ora infilava la lingua nella bocca di lei, a cercare la sua, ma cercando di non essere troppo insistente e non dare troppo nell�occhio. Dopotutto, erano in un locale pubblico� ma ormai il gioco era iniziato, e lui avrebbe continuato a giocare: voleva scoprire se quello che lei gli aveva appena confidato corrispondeva a verità, ma non osava spingersi oltre.Mentre continuavano a baciarsi in questo modo sensuale ma nello stesso tempo controllato, lei allargò leggermente le gambe, sentendo la gonna che si spostava di un millimetro e la pelle delle cosce che veniva a contatto con la pelle dei divanetti. Questo le provocò un brivido e sentì i capezzoli rizzarsi sotto il reggiseno. Prese una mano di lui e se la infilò sotto la gonna. La ...
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