1. Troppa voglia per arrivare a casa


    Data: 24/11/2020, Categorie: Etero Autore: leielui, Fonte: RaccontiMilu

    ... presenza del tavolino tra loro li metteva al sicuro da sguardi indiscreti.Lui si lasciò guidare fino a toccarle la pelle morbida delle cosce e poi più su� un�espressione esterrefatta si disegnò immediatamente sul suo volto: non solo la ragazza aveva detto assolutamente la verità, ma lo stupore fu raddoppiato nel trovare la patatina completamente depilata: non aveva avuto occasione di vederla nuda da che era arrivata in città a trovarlo e questa rivelazione lo folgorò, facendolo eccitare ed indurire all�istante� le aveva sempre chiesto di depilarsi la micetta totalmente, diceva che così avrebbe potuto leccarla con ancora più gusto e piacere, ma lei aveva sempre preferito glissare, per un residuo di pudore che non riusciva a scrollarsi di dosso. Si staccò un attimo da lei e la guardò: lei sorrideva, aveva capito che la cosa lo aveva sorpreso ed eccitato allo stesso tempo, ed era proprio lo scopo che lei voleva raggiungere: ora era contenta di aver ceduto alle voglie del ragazzo.Lui continuò a guardarla con un�espressione trasognata, incapace di esprimerle in qualunque altro modo la miriade di sensazioni che lo sconvolgevano in quel momento. Le era grato per quell�istante, e per tutti gli altri che avevano passato insieme.Lei approfittò del fatto che ora si erano leggermente staccati per prendere tra le mani il bicchiere del suo cocktail e con fare quasi lascivo, si infilò la cannuccia in bocca, iniziando a succhiare in modo sexy, guardandolo negli occhi.Lui era come ...
    ... rapito dal suo sguardo, ma ben presto si riscosse e cominciò a toccare il sesso di lei, scoprendola leggermente bagnata. Anche a lei stava piacendo quel sottile gioco fatto di sguardi e movimenti leggeri e discreti, in modo da non farsi scoprire. Iniziò a stuzzicarle il clitoride, piano, facendo scorrere un dito su quel bottoncino voglioso, fino a farselo sfuggire a causa delle contrazioni date dal piacere, per poi ritrovarlo sotto il suo polpastrello.Lei chiudeva gli occhi e tratteneva il respiro, la bocca leggermente dischiusa e la punta della lingua a toccare la punta della cannuccia accolta tra le sue labbra.D�improvviso lui le infilò due dita nella micetta calda e umida, godendo del contatto della sua pelle con quell�antro accogliente.Lei gemette sommessamente per la penetrazione inaspettata, ma ritrovò subito il controllo vedendo delle persone avvicinarsi per raggiungere il tavolo accanto al loro.�Andiamo via�, le parole di lei espressero il pensiero di entrambi.Mentre si alzavano, lui sentì il suo pene gonfio tendergli i jeans e pensò che era una fortuna che il locale avesse le luci così basse.Pagarono la consumazione e uscirono quasi correndo, tanta era la voglia l�uno dell�altra. Nemmeno l�aria fresca di quella sera di metà ottobre sembrò attutirla.Camminavano tenendosi per mano, eccitati, lui dall�idea di poterla prendere in qualsiasi momento volesse, anche lì, per strada, lei dal fatto che di lì a poco, avrebbe approfittato dell�erezione incredibile che gli aveva ...