1. 34 gradi a Helsinki


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Autore: LilyLuna87, Fonte: EroticiRacconti

    34 gradi. Sono a Helsinki per lavoro da due settimane e ci sono 34 fottutissimi gradi. L'ufficio non ha il condizionatore ovviamente. “È l'estate più calda degli ultimi 100 anni!” mi confida sorridente il direttore della filiale finlandese. Esco dall'ufficio e mi dirigo verso la metro. Sento il vestito nero aderire alla mia schiena bagnata di sudore, una goccia salata scende lenta nell’incavo del seno facendomi il solletico mentre entro nella stazione centrale. Sovrappensiero leggo il cartello che recita “rautatientori”. Cazzo non mi ricorderò mai tutti questi nomi. Le scarpe alte di pelle nera stringono i piedi rendendo la discesa delle scale ancora più sofferta. Ovviamente niente condizionatore nemmeno qui. Mi siedo sulla panchina al lato del binario. Il caldo afoso è insopportabile. I capelli ricci e morbidi si attaccano alla schiena sudata, automaticamente li raccolgo tra le mani e mi maledico quando mi rendo conto di non avere nemmeno un elastico. Cerco una penna sul fondo della borsa e sistemo i capelli velocemente mentre, sferragliando, arriva il treno. Le persone si ammassano davanti alle porte, il caldo è insopportabile. Schiacciata da altri corpi sudati mi faccio largo dentro al vagone. Devo trovare un posto libero, queste scarpe mi stanno facendo impazzire... finalmente mi siedo mollemente accanto al finestrino e sospiro esausta. Davanti a me è seduta una signora anziana che guarda apatica fuori. Sette fermate e sarò all'albergo. Potrò farmi una doccia fresca e ...
    ... mi berrò una birra ghiacciata prima di cena. Il treno rallenta, una voce metallica scandisce Kaisaniemi. Sei fermate e questo inferno rovente avrà fine... La signora si alza per scendere. Sposto le gambe di lato per permetterle di passare. Il posto davanti a me viene immediatamente occupato. Gambe lunghe, così lunghe da toccare involontariamente le mie ginocchia già schiacciate contro la parete. Che sfiga... con questo caldo mi tocca pure stare spiaccicata contro il muro. Il treno parte e le nostre ginocchia si toccano di nuovo. Gambe lunghe, abbronzate ricoperte da peluria bionda. All stars verdi petrolio e shorts di jeans. Tiene tra le mani uno zainetto. Probabilmente è uno studente... le mani sono grandi, vene in rilievo percorrono strade visibili fino all’avanbraccio. Alzo lo sguardo, indossa una semplice polo bianca che fascia un petto ampio e due spalle scolpite. Azzardo un'occhiata veloce al viso e rimango incantata. Avrà 20 anni, tratti nordici marcati. Il mento virile, il naso perfettamente dritto, occhi chiari ed intensi, una bocca rosa che sembra disegnata. I capelli arrivano agli zigomi, morbidi e scomposti e ricadono sulla fronte sudata creando un contrasto tra il biondo chiaro e la pelle arrossata del viso non abituato a tutto questo sole. Guarda fuori dal finestrino con fare distaccato, sembra stanco... chiude gli occhi e abbandona il capo contro il vetro. Il treno frena, le nostre ginocchia si toccano di nuovo. La voce metallica annuncia Hakaniemi. 5 fermate e ...
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