1. 34 gradi a Helsinki


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Autore: LilyLuna87, Fonte: EroticiRacconti

    ... sarò nel mio albergo. Il treno riparte e lo zainetto sfugge dalle mani del ragazzo davanti a me... Non se ne accorge nemmeno. Le sue mani rimangono socchiuse... non riesco a smettere di guardare le sue mani. Mani inesperte che rudemente esplorano il mio corpo con urgenza. Mi afferrano le natiche spingendomi contro la parete della carrozza. Mani grandi che corrono sul mio corpo sudato cercando l'accesso al mio vestito. Mani che esplorano ogni centimetro delle mie cosce fino ad arrivare al mio centro già bagnato dal sudore e dai miei umori. Il treno frena strappandomi alla mia fantasia, la voce metallica annuncia Sörnäinen. Cazzo avrà 10 anni meno di me ma che mi passa per la testa? Il caldo è insopportabile e mi assale mentre i passeggeri scendono e salgono. Il treno riparte. Lui ha ancora gli occhi chiusi quando porta una mano al viso appoggiandovi il mento. Due dita sfiorano le labbra... una bocca rosa che sembra dipinta. Labbra salate che cercano con urgenza le mie, una bocca affamata che succhia, morde, lecca... che lentamente disegna strade proibite sul mio collo scendendo sempre di più. Labbra che mordono lentamente il mio capezzolo attraverso la stoffa del vestito e del reggiseno. Labbra affamate che lasciano segni, che arroganti pretendono e prendono... il treno frena all'improvviso. La voce metallica scandisce inesorabile la parola per me impronunciabile Kalasatama. 4 fermate. Solo 4 fermate per poter godere ancora di questa fantasia assurda. Il treno riparte, le ...
    ... nostre ginocchia ormai in contatto. Il mio sguardo si sofferma sulle spalle ben formate e sul petto ampio e muscoloso ma in qualche modo ancora leggermente acerbo. Un petto che mi schiaccia e intrappola a terra. Spalle forti che mi costringono nei movimenti mentre goffamente abusi del mio corpo sudato. Spalle da graffiare e mordere senza pietà, spalle da incidere fino a farti gemere di dolore nel tentativo subdolo di innescare in te una reazione di vendetta... Una frenata improvvisa. L’odiosa voce annuncia Kulosaari. Sono talmente eccitata da avere la mente annebbiata... tre fermate. Apre gli occhi e si guarda intorno... Non te ne andare... ti prego... non scendere, non ora... il treno riparte e lui cambia posizione. Si accomoda nel sedile, chiude gli occhi e divarica leggermente le gambe schiacciando ancora di più le mie ginocchia nell'angolo... Sento la stoffa delle mie mutandine bagnata... contraggo i muscoli delle cosce e trattengo a stento un gemito mentre i miei occhi languidi frugano i suoi pantaloni... Sono in ginocchio, le mie mani strattonato il tessuto dei jeans nella foga di liberare quel pezzo di carne che pretendo. Libero l’erezione che maestosa svetta da sotto la stoffa. Sorrido constatando che i peli pubici sono dorati, come i suoi capelli. Lentamente avvicino la mia bocca alla punta...la mia lingua assaggia le prime gocce: salato e leggerete acre. Lo prendo in bocca come accoglierei in bocca una cosa sacra, pura. Mi muovo lentamente prendendoti, avendo cura di ...