1. La mia adorata professoressa di Spagnolo


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Autore: Ste284, Fonte: EroticiRacconti

    Sono Stefano, ora ventiseienne, ragazzo biondo, occhi azzurri fisico magro ma ben definito. All’epoca avevo 19 anni. Ero un anonimo alunno del liceo linguistico, studiavo tra le altre lingue lo spagnolo. Avevo una professoressa di nome Cinzia, giovane (sui 28-30 anni) magra, un fisico pazzesco, un viso adorabile con capelli castani lunghi fino alle spalle, labbra sottili, occhi marrone chiaro. Simpatica, abbastanza allegra. Un bel carattere. Insegnava bene, era brava nel suo mestiere e coinvolgeva gli alunni al punto da fargli amare la sua materia. E non solo... Io stavo seduto in fondo sulla sinistra e mi perdevo nei suoi occhi, pendendo dalle sue labbra e fantasticando su di lei abbondantemente. Un giorno a lezione, mentre stava consegnando i compiti in classe svolti la settimana prima, ero immerso in pensieri erotici che avevano me e lei come protagonisti. Ad un certo punto sento che mi chiama per cognome per venire alla cattedra a ritirare il compito corretto, e allora trasalendo mi alzo, scosto la sedia e mi incammino rintontito verso la catttedra come se mi fossi appena svegliato da un sogno bellissimo. (Era proprio così in effetti). Solo che a metà strada tra il mio banco e la cattedra mi rendo conto (da un suo sguardo sbalordito) di avere una vistosissima erezione. A quel punto facendo finta di nulla la guardo arrossendo violentemente, lei ricambia lo sguardo con un certo rossore e mi consegna il compito facendomi frettolosamente notare gli errori che avevo ...
    ... commesso (ciò che mi ha fruttato un misero 6,5). Io la ringrazio, prendo il mio compito e ritorno al posto. Solo che il fatto che avesse visto la mia erezione e che mi avesse guardato in quel modo mi ha causato un’eccitazoione paurosa. Così dopo qualche minuto ho alzato la mano chiedendo di poter andare in bagno un momento e così mi sono incamminato. Non avevo fatto caso però che l’ora stava per finire e la campanella sarebbe suonata di lì a pochissimi minuti. Arrivo in bagno, entro, inizio velocemente a slacciarmi i pantaloni e ad abbassarmi le mutande quando sento la campanella suonare... Allora penso “meglio così, ho 7-8 minuti per me prima della prossima lezione”. Così inizio a dare sfogo alle mie fantasie e alla mia voglia di lei. Avevo iniziato da 1 minuto neanche che sento la porta del bagno aprirsi e immagino che sia qualcuno che deve usare i servizi, mi secco perché ecco che mi sento subito disturbato in quanto non posso fare a meno di trattenere i gemiti e il mio consueto ansimare quando sono soggetto ad intenso godimento. Sento i passi che si avvicinano alla mia porta e immaginando che avrebbe visto che era occupata sarebbe passato oltre e avrebbe utilizzato il prossimo cubicolo, invece con mio immenso stupore sento che i passi si fermano proprio davanti al mio. Attendo in silenzio ma niente, non si muove. Allora mi volto e guardo verso il basso (la porta è abbastanza alta da terra e si possono vedere i piedi sia di chi sta dentro sia di chi è al di fuori del cubicolo. ...
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