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Paola - Mamma e Donna
Data: 27/11/2020, Categorie: Incesti Autore: Malizioso ma passionale
... l’odore della sua fica che si fa sempre più intenso, eccitante. La raggiungo, la bacio sopra le mutandine, gustando il suo sapore intriso in esse, per poi sfilarle. Mi fiondo come un assetato sulla sua intimità, la penetro con la lingua, muovendola velocemente, poi mi dedico al clitoride, che stringo tra le labbra, titillandolo con colpi veloci e decisi della lingua. Il suo nuovo orgasmo arriva veloce e, spingendo la mia testa tra le sue gambe, urlando di piacere, dicendo "siamo matti, mattiiiii...", mi sommerge dei suoi umori, che mi colano ovunque, sulla lingua, sul naso, nella bocca, sul mento. Mi sollevo e mi metto di fianco a lei sul sedile, ci baciamo come innamorati per qualche minuto, carezzandoci ovunque, senza parlare. Il silenzio è interrotto da lei, che sentendo il mio membro duro più di prima, mi fa “beata gioventù”. Io le rispondo “ti voglio”. Mi sposto occupando tutto il sedile, seduto sulla schiena, lei è sopra di me, con le gambe aperte, con la gonna e gli stivali ancora indosso. Senza toglierle niente la sollevo per i fianchi e la porto con il bacino sopra il mio membro e ripeto la frase di prima “ti voglio”, seguito da un “abbassati, fammi entrare dentro di te”. Lei mi guarda e sussurrando nuovamente "siamo veramente matti, ma adesso anch'io ti voglio", lo afferra lo punta sulla sua fica e scende lentamente, impalandosi sopra di me, fino in fondo. Qualche secondo ferma, poi inizia a muoversi, come una sensuale cavallerizza, mentre io le apro la camicetta, ...
... il reggiseno, appropriandomi con le labbra delle sue tette piccole, ma sode, dei suoi capezzoli duri come chiodi, che lecco, succhio, bacio, mordo. Una cavalcata pazzesca, senza tempo, con i nostri occhi luccicanti di lussuria, di desiderio, i nostri volti stravolti dal piacere, le nostre bocche, le nostre lingue avide che si cercano, durante la quale lei viene altre due volte, prima che sopraggiunga il mio orgasmo, ancora più intenso del precedente. Rimaniamo così alcuni minuti con lei sopra di me, che mi bacia ovunque, sulla bocca, sul naso, sugli occhi, sulle guance sul collo. Io ricambio quei baci e le carezzo la schiena, i fianchi, il culo, le gambe, sospesi fuori dal tempo. Quando realizziamo che sono quasi le 3, veniamo colti da un sussulto di razionalità e ci rivestiamo, in silenzio, guardandoci. Mi gusto tutto il rito della sua vestizione e non posso fare a meno di dirle “Mamma, Paola… quanto sei femmina, quanto sei DONNA”. Lei mi sorride compiaciuta e prima di ripartire mi bacia, un bacio intenso, goloso, succoso, passionale, che sembra non finire mai. Poi mi sussurra “questo è il bacio che non potremo scambiarci sotto casa, quando ci saluteremo. È stata una pazzia di cui domani mi pentirò sicuramente di quel che è successo, ma grazie tesoro, stasera mi hai fatto sentire veramente DONNA, ammirata, desiderata, amata, come pochissime volte mi è successo”. Arriviamo sotto casa, ci salutiamo con uno sguardo ed una carezza sulle mani. Poi lei scende ed io la guardo finchè ...