1. Piccione, tacco 10


    Data: 27/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: lokrost, Fonte: RaccontiMilu

    ... โ€“ ora apri un po sta camicetta, solo due bottoni -Con le mani tremanti, eseguo l'ordine, rivelando così una panoramica delle mie tette.- Cosa sono, una terza? - domanda indicandole con un dito equivalente a tre dei miei.Annuisco nuovamente con il capo.- Vedo che Lara ti ha spiegato che mi piacciono persone di poche parole e di tanti fatti. - ridacchia malignamente e poi prosegue โ€“ ma ora vediamo se sei veramente all'altezza di questo lavoro -Conclusa la frase, Ciccio si alza dalla suntuosa poltorona di pelle e avvicinatosi a pochi passi da me, mi scruta da testa a piedi.Le sue mani raggiungono quindi la mia camicetta e con i suoi occhi scuri fissi nei miei, finisce di sbottonarla per poi tirarla fuori dalla gonna che completa la mia tenuta da lavoro.- Mi piacciono le tue poppe โ€“ ammette fissandole senza ritegno โ€“ ma non mi piace il tuo reggipoppe โ€“ conclude scuotendo il capo negativamente.Arrossisco e mentre la saliva si prosciuga dalla bocca, ascolto come un automa le indicazioni dell'uomo.- Domani, quando ci rivediamo qui, voglio che ti metti qualcosa di bello, che ne so, robe lavorate, roba di pizzo e voglio che ti strizza di più tutto sto ben di dio โ€“ afferma gesticolando con le mani e mimando di fronte a me una strizzata di tette.- Ora togliti la gonna โ€“ comanda incrociando le braccia senza però allontanarsi da me.Il cuore mi batte forte nel petto, vorrei scappare, vorrei fuggire e rinunciare, ma le mie gambe non si muovono, non le sento quasi e poi, Lara è stata chiara, ...
    ... le sue parole rimbombano nella mia testa ancora ora : - se inizia il colloquio, non ti puoi più tirare indietro, altrimenti sei fottuta per sempre! Questa gente non scherza! -E così ora mi sento costretta, le mie mani, senza chiedermi permesso, raggiungono la mia schiena ed alzata la camicetta sbottonata, raggiungono la zip della gonna.In pochi secondi, sento quel corto e semplice pezzo di stoffa scivolarmi lungo le gambe fino a raggiungere il pavimento.Ciccio alza un sopracciglio e tornando a fissarmi scuote nuovamente il capo.- Non ci siamo bambina. Tu non puoi lavorare per me vestita da suora! - afferma indicando nervosamente il mio ventre.- Prima cosa sti collant fanno schifo. Domani voglio autoreggenti e le voglio belle, cose raffinate, cose che attizzano. - fa una pausa guardando il mio volto paonazzo e carico di paura โ€“ e poi ste mutande della nonna mi fanno vomitare. -Respira rumorosamente, mentre il mio petto si gonfia e sgonfia sempre più rapidamente.- Decidi tu, a me piacciono sia perizomi che culotte, ma quest'ultime, se le scegli, voglio siano belle e se di pizzo e trasparenti ancora meglio โ€“ conclude la frase mentre, dandomi le spalle torna a sedersi sulla poltrona.Rimane un tempo indefinito senza parlare, fissandomi come continuano a fare i suoi "scagnozzi" da quando sono entrata qui dentro. Non oso muovermi, non ci riesco, mi sento come congelata, quasi mi manca il respiro da quant'è alta la tensione.- Visto che ci siamo appena conosciuti, sarò bravo con te e ...