1. Dal punto di vista dello stalker (parte 4)


    Data: 28/11/2020, Categorie: Etero Autore: thefriendlymanbehind, Fonte: Annunci69

    ... apprezzare questo dettaglio.)
    
    Spostò la sedia davanti alla televisione ed allargò le gambe poggiandole sui due braccioli.
    
    Il video mostrava una ragazza asiatica sulla ventina che veniva molestata in metro: all’inizio erano solo spintoni e palpate fugaci, ma all’improvviso un energumeno le tappò la bocca mentre altre due persone cominciavano a palparla selvaggiamente strappandole la camicia da scolaretta delle superiori e tagliandole via il reggiseno con un coltellino. Ben presto la protagonista si trovò legata ad un palo del vagone impossibilitata a muoversi ed a parlare a causa delle sue stesse mutandine che le erano state infilate a forza in bocca.
    
    I tre uomini cominciarono a leccarla ed a penetrarla a turno sotto gli occhi attoniti degli altri passeggeri.
    
    Francesca doveva apprezzare particolarmente questo spettacolo perché cominciò ad avere il fiato corto e prese subito a masturbarsi, ad un certo punto decise però che avrebbe dovuto provare i suoi nuovi acquisti e si fermò.
    
    Sparì dall’inquadratura e ritornò con una ciotola contenente dei cubetti di ghiaccio, ne prese un paio e li usò per torturare i suoi capezzoli che diventarono istantaneamente insensibili e turgidi. Ottenuto l’effetto voluto ripose un cubetto di ghiaccio dentro la ciotola e l’altro lo poggiò fra le due chiappe, a diretto contatto con il suo ano.
    
    Cominciò a leccarsi ed a baciare i suoi seni come gli uomini del filmato facevano con la malcapitata, tentò anche di succhiarsi i capezzoli, ...
    ... ma le sue tette erano davvero troppo grosse per permetterglielo, allora si accontentò di leccarli con la punta della lingua.
    
    Era pronta per familiarizzare con la morsa per capezzoli: cominciò a scaldare il metallo freddo tenendo la catenina in mano, dopo di che si pizzicò un dito per vedere quanto fosse doloroso ed infine chiuse una pinza sul suo capezzolo destro.
    
    A quanto pare non erano poi così poco sensibili i capezzoli perché saltò letteralmente dalla sedia, ma dopo una breve pausa chiuse gli occhi e pizzicò entrambi i capezzoli contemporaneamente.
    
    Abituatasi al dolore cominciò a giocare con il nuovo oggetto: si pinzava un capezzolo e dopo tirava via la pinza lentamente senza aprirla lasciando che il suo turgido capezzolo si estendesse a dismisura, altre volte la strappava letteralmente via con forza e quindi riprendeva il gioco da capo; sembrava che ciò le piacesse perché lo ripeté per molte volte con entrambi i capezzoli.
    
    Spenta la TV si alzò dalla sedia e decise che poteva resiste al dolore lancinante e quindi continuò ad indossare la catena.
    
    Prese il dildo, lo masturbò sapientemente lubrificandolo con il gel, staccò la ventosa e si mise nella consueta posizione in ginocchio ai piedi del letto, con il sedere sui talloni e le gambe completamente aperte in modo da poter vedere il suo sesso alle prese con un dildo di quelle dimensioni.
    
    Questa volta non si masturbò, volle subito provare averlo dentro di lei.
    
    Probabilmente era un po’ titubante, quel ...