30 rose (2)
Data: 13/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: HomoLadyTeen, Fonte: Annunci69
... intensificando la passione dei colpi col bacino. Mi baciò sul collo e mi leccò le
orecchie appoggiandosi sulla mia schiena, intensificando così il contatto fisico e dunque l’eccitazione con un rantolo quasi animalesco e poi, una volta che il buco fu aperto sufficientemente, ri-iniziò a scoparmi con l’iniziale prepotenza, facendomi gridare tra un misto di dolore ed eccitazione, quest’ultima in funzione neutralizzante nei confronti della prima sensazione. Mi strinse i capelli e mi scopò l’ano per 5 min scarsi, poi venne tra i nostri gemiti di piacere. Ho succhiato il cazzo di Riccardo varie volte ancora, poi l’anno successivo si è trasferito; avrei voluto essere il suo fidanzato, ma non me l’ha mai permesso.
Franco era un signore che avevo conosciuto una sera in cui avevo bevuto un po’ troppo e spulciato troppo su internet. Ero nella sua macchina e andavo su e giù con la mia manina sul suo bel cazzone con una cappella notevolmente grande, che già al contatto con la mia mano esprimeva il suo apprezzamento regalandomi goccioline che non esitavo a portare alla bocca e assaggiare. “Mmm come mi piacerebbe portarti a casa... però è lontano.. “ “non si può fare?” chiedevo stringendogli il pene e leccando i bordi della sua cappella. “Mmm aaah ... ma si dai, tanto ci mettiamo poco” (beh ci misi poco a convincerlo). Franco durante le nostre scopate si dimostrò amante del sado soft, mostrandomi foto di suoi amici master con i rispettivi slave, ma non sono mai andato oltre le ...
... mollette. Queste ultime erano anche eccitanti, sopratutto se inebriato dall’alcool, anche se risultanti strane per un profano. Me le metteva sui capezzoli, 2/3 sullo scroto e poi per ultimo sulla cappella e li muoveva; mi faceva male, sopratutto sulla cappella, ma allo stesso tempo provavo una emozione forte che potevo ricollegare, se non assimilare, all’emozione del piacere. Poi mi riempiva il culo con il suo enorme cazzo e mi montava, mi montava e muoveva le mollette. Con lui ho apprezzato particolarmente la posizione della cariola, mi apriva bene le gambe e mi penetrava senza ritegno per il mio dolore, sentivo i miei muscoli lacerarsi e nelle stesso tempo mi sentivo aperta e mortificata, usata in maniera oscena e in maniera sempre più aperta penetrata. Avere le gambe il più possibile divaricate mi faceva sentire servile e accogliente nei confronti del cazzo di turno pronto a entrarmi dentro. Mi sentivo piena e coccolata quando il mio papi con gentilezza spingeva centimetro dopo centimetro il suo cazzo dentro me, facendomi abituare gradualmente al suo enorme giocattolo, per poi sfondarmi le viscere facendomi rabbrividire ad ogni colpo e gridare dal piacere misto al dolore. Sono state grandi e intense scopate, avevo ormai preso il posto della moglie deceduta che, data questa circostanza, non potevo fare a meno che immaginarmela nell’aldilà a guardarci mentre scopavamo, a guardarmi a gambe aperte nel suo letto matrimoniale. I nostri incontri durarono qualche mese poi decisi di ...