Beeb
Data: 02/12/2020,
Categorie:
Comici
Autore: Rolland, Fonte: EroticiRacconti
Sei padrona? le chiese al telefono. A quel tempo Beeb pur di non perdere il cliente rispose, sì, sì, sono anche padrona. Massaggi e relax con bella ragazza bionda, così scriveva l'annuncio sul quotidiano. Per favore mi dai l'indirizzo? Sto sulla Salaria, vicino Villa Ada, e faccio massaggi solo manuali senza rapporto sessuale, va bene? Non c'è problema, ma sei padrona? le chiese quello un'altra volta. Di nuovo Beeb rispose, sì, sì, ma proprio bene bene non sapeva cosa volesse dire essere padrona. Da appena un anno era arrivata da Praga, e dopo aver vissuto per qualche mese ospite di una cugina aveva affittato un appartamento dove viveva e massaggiava clienti. Beeb adesso ha 34 anni, e sono 10 anni che sta a Roma. E' piccola di statura, ha i capelli corti e biondi, gli occhi verdi, e il viso dolce assomiglia a quello di CandyCandy. Un uomo innamorato di lei direbbe che è una bimba. Invece un uomo che volesse solo farci l'amore direbbe che è una troietta spettacolare. " Sono arrivata da Praga perché qui a Roma c'era mia cugina. Ha sposato un italiano. Già a Praga facevo massaggi e lavoravo come spogliarellista nei night. Di clienti ne ho visti abbastanza, e qualcuno anche famoso che lavora in TV, ma quello che non dimenticherò mai si chiamava Vito." Allora, sei padrona? E basta, ti ho detto di sì. Vito entrò in casa. Aveva circa 60 anni, fisicamente tarchiato, con in testa tre capelli, le tempie simili a quelle di Frankenstein, e con due occhi a palla da ipertiroideo. Sembrava ...
... pazzo, anche perché la voce da bambino contrastava in modo pauroso con il corpo grosso. Io faccio solo massaggi, disse Beeb impaurita. Va bene, rispose Vito con la sua voce infantile. Si spogliò completamente, ma invece di distendersi sul letto si sistemò a pancia in giù, e con il sedere in aria, sulle gambe di Beeb che stava seduta sul letto. Battimi sul culo, le disse Vito. Ho detto che faccio solo massaggi, rispose Beeb stupita. Ti darò di più, insistette Vito, quanto vuoi? 500 euro, fu la risposta. Va bene, te li do. E Beeb delicatamente lo colpì su di una chiappa. Più forte, insistette bimbo Vito, poiché sono stato io a rompere il portafiori. E Beeb questa volta, senza chiedersi di quale portafiori si trattasse, gli incollò cinque dita sul culone. E poi altre cinque. E poi ancora altre cinque. Sempre più forte. No, mamma, no, non l'ho fatto apposta; giocavo con il pallone e si è rotto il portafiori, frignò Vito. Non lo devi fare mai più, mai più, hai capito, gridò Beeb interpretando la parte da attrice istintiva. Si mamma, sì, mai più giocherò in casa con il pallone. Dopo due giorni Vito ritornò da Beeb. "Per un paio d'anni è venuto circa tre volte alla settimana. Questa casa l'ho comprata soprattutto con i suoi soldi. Poi un giorno non l'ho fatto più venire perché mi faceva paura. Ho perso un gran cliente, ma aveva cominciato ad aspettarmi quando uscivo di casa, e non solo." Che hai in questa borsa? gli chiese Beeb. La seconda volta che Vito entrò in casa portò con sé ...