1. Beeb


    Data: 02/12/2020, Categorie: Comici Autore: Rolland

    ... un grande borsone di tela, simile a quelli che si usano per andare in palestra. L'appoggiò sul tavolo e l'aprì. Tirò fuori un asciugamano da mare, un accappatoio bianco, un lubrificante anale, una pentola alta, di quelle giuste per gli spaghetti, ed infine una grossa pompa per il clistere. "Il procedimento era questo: lui andava in bagno e riempiva la pentola d'acqua calda. Insomma, calda al punto giusto perché non si scottasse. Poi ungeva il culetto con il lubrificante, succhiava l'acqua con la pompa, e si praticava il clistere. Era pazzesco. Si metteva in corpo due, tre litri d'acqua. Quando gli ho visto fare questo per la prima volta mi sono spaventata. Non per quello che faceva, ma per paura che sporcasse tutta casa. In realtà mi sbagliavo, poiché quando veniva da me si era già pulito dentro, e poi sapeva quando era il momento di correre in bagno" Beeb, vestita, lo aspettava seduta sul letto. Proprio come una mammina severa. Vito si sistemava nel solito modo, chiappe in su, pancia in giù, e cominciava a frignare. Ricordi di piccole colpe commesse da bimbo ingigantite da una madre repressa. " Perché davvero lui aveva vissuto quello che voleva rivivere con me, compreso i clisteri. Quando la scena finiva, e quello che accadeva sul letto era solo una piccola parte, mi raccontava che la madre da piccolo lo picchiava sempre in quel modo. Schiaffi sul culo, e interrogatori da torturatore. Con il tempo quella tortura era diventata un piacere, e solo così riusciva ad avere ...
    ... un'eiaculazione. Anche perché era difficile potesse avere un normale rapporto, perché, insomma, quasi non l'aveva." Gli schiaffi erano interrotti, per otto, dieci volte, dal momento di correre in bagno. Vito si spremeva sul gabinetto, e Beeb, con voce da mamma, lo doveva rimproverare nascondendosi dietro alla porta socchiusa. Bambino dispettoso, che cosa fai ancora in bagno? Niente mamma, esco subito. Ti ho detto di uscire immediatamente. Ubbidisci ! Vengo subito, mamma. Tu non mi ubbidisci mai, non fai mai quello che ti chiedo. Ma mamma, davvero, io ti voglio ubbidire, io faccio sempre quello che vuoi tu. Non è vero, tu non ubbidisci mai! Ma mamma, io sempre faccio solo quello che vuoi tu. Io un giorno morirò e tu resterai solo. Mamma, ti prego, non dire questo, non dire questo, tu non morirai, tu non morirai. Sì, io morirò. No mamma, tu non morirai, non morirai. Io invece morirò presto, e forse sarai anche contento. No mamma, non morire, non lasciarmi solo, perché io voglio bene solo a te. Non è vero, io morirò presto, e tu resterai solo. No mamma, io voglio bene solo a te. Non ti credo. Io non voglio che muori. Mamma, ti prego, io non voglio che muori. Giurami che vuoi bene solo a me. Sì mamma, io voglio bene solo a te. Giuramelo, altrimenti io morirò. Te lo giuro, mamma. Promettimi che quando sarai grande e io morirò tu mi piangerai. Mamma, io piango già adesso. Vito, accovacciato sul gabinetto, singhiozzava, mentre Beeb, da dietro alla porta, lo torturava, ripetendo esattamente ...