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Cagna
Data: 04/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69
Erano stati parte entrambi di un mondo che li aveva dapprima attratti e incuriositi, irretiti, delusi e che infine avevano abbandonato. Fu ironia del destino se si erano incontrati proprio provenendo da quell’ambiente, senza più aspettarsi nulla, si … nessuna aspettativa, forse al massimo un cauto beneficio del dubbio, molte ferite e un po' di sana disperazione. Lei aveva desiderato essere una schiava, ma inspiegabilmente ogni volta che pretendevano da lei il ruolo, lei ne fuoriusciva, tutto diveniva una grottesca finzione. Già perché sana direte voi? Perchè a volte bisogna davvero sbattere il culo per terra per avere il coraggio di rialzare lo sguardo. Per due anni si erano frequentati senza che a nessuno dei due fosse venuto in mente di vedere l'altro come un possibile partner, insomma una di quelle storie dove un uomo e una donna erano destinate, usando una colorita metafora, a finire di un auto senza benzina in mezzo al deserto dell'amicizia. Contro ogni aspettativa, e nessuno dei due avrebbe saputo dire quando e perchè, quella prospettiva era cambiata da un giorno all'altro, semplicemente...semplicemente erano finiti a letto, senza neppure sapere come. Lei aveva riscoperto di essere una donna, appagata di esserlo per un uomo che la vedeva come tale, lui di tornare a stupirsi della bellezza di una donna che rifioriva giorno dopo giorno sotto i suoi occhi. Cinicamente qualcuno avrebbe potuto dire che si erano trovati per leccarsi le ferite a vicenda, oppure semplicemente ...
... si erano vicendevolmente scelti. Erano partiti per farsi delle sane scopate, erano finiti per fare l'amore sempre e comunque, a dispetto di ogni intenzione iniziale, pur non mancando una sorta di dolcezza nei loro amplessi via via cresceva una propensione di entrambi, ad un sesso vorace, duro, energico... Puoi abbandonare una strada...ma certe cose ti entrano dentro come la punta di una freccia ed intrapresa la via tra le carni, questa è capace di marciare solo in un senso, verso il centro di te, non puoi dimenticarla, ignorarla, cancellarla o sopraffarla... come un pezzo di legno ben secco per quanto lo spingi sotto la superficie dell'acqua quello continua a riemergere. Era come se dato il lor passato avessero paura di chiedere l’uno all’altro, se sentivano la mancanza di qualcosa, la nostalgia di un tipo di legame diverso. Un pomeriggio d’inverno, avevano appena finito di fare l'amore, o meglio, si stavano riprendendo dall'ultimo orgasmo, stretti insieme, umidi di sudore ed umori, quando lei, come un colpo di pistola, esplose quella domanda. “ Ma tu... si insomma, sai da dove arriviamo... non riesci a vedermi come schiava?” Lui la guardò, la mano che ne accarezzava la testa digradando sul collo verso i seni si arrestò per un attimo, le labbra si schiusero come per formulare una risposta, per serrarsi pochi secondi dopo silenti Mentre lei si aspettava che lui parlasse, un pensiero sopito gli si era affacciato per un piccolo istante nella mente, quel tanto da far fermare la ...