Gigolò a settant'anni Cap 2
Data: 13/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Chiodino
... approssimativamente. In una mi tocco la f. In un'altra credo mi stia frustando, vi compaio a braccia spalancate, il viso quasi del tutto coperto dai capelli sudati levato verso l'alto a bocca aperta in un urlo di dolore e disperazione ora muto e che non rammento. Nella terza sono infine a pancia in giù sul bracciolo del divano con un fallo artificiale che mi spunta, no fuoriesce dall'ano per metà. Desidero rivedere quello che da allora nella mia testa testa chiamo Lui o Padrone? Neanche morta. Non sono tanto scema da pagare fior di soldi per farmi frustare e rompere dietro con un coso di plastica. Una volta mi è bastato. Però sono stati momenti magici almeno in parte perchè sentirsi prigioniera, completamente a sua disposizione...non so come spiegarmelo, ma è stato anche qualcosa di irripetibile. Irripetibile no, è sbagliato. Di totalizzante, qualcosa che qualsiasi donna ricorderebbe per tutta la vita. Io certo non lo dimenticherò. Terrore e magia. Ecco, sono state ore di terrore e magia. Chiedergli di poter tornare? Non se ne parla. E' anche una questione di soldi e poi, ora so che rispetta i limiti, che non mi violenta, che non mi riduce in schiavitù e che è un gioco, molto osè ma solo un gioco. Non avrebbe più senso. Per i soldi...potrei rinunciare, ho già di fatto rinunciato alla crociera, devo per pura educazione avvertire. C'è il format, compogo un testo qualsiasi. Non ho impegni da domattina e per tutta la settimana. Avrebbe qualche tempo da dedicarmi? Vostra ...
... Glicine. Glicine, non brutto come nome. Me l'ero immediatamente fatto girare in bocca. Te la riempie. Sono state ore che certo non dimenticherò facilmente. Stavo per andarmene, un poco schfata di me stessa. Infastidita di tanta supponenza. Poi, in modo del tutto avulso dal mio consueto comportamento, la improvvisa eccitazione che mi ha fatto accettare quasi senza discutere, anzi senza discutere. Ben poche le mie precedenti scappatelle. Qualche bacio al liceo, un filarino presto interrotto all'università, il matrimonio, Mia mamma che una volta al mese, in modo neanche velato chiedeva se fossi incinta. Qualche novità cara. Teneva sul calendario dell'agendina le date dei miei mestrui. Non potevo dirle la verità, che con un marito così...Lui è stato diabolico o fortunato? Da ragazza, sui vent'anni ho sognato di nuovo dopo cinque o sei anni, di essere ai piedi di un uomo, in ginocchio e poco vestita, è stato questo a spingermi ad accettare. Avevo cominciato a pensarci sempre più spesso e quel ricordo mi martoriava l'anima. Se avessi voluto un amante, non avrei avuto troppo da faticare. Non sono pochi i mosconi che di tanto in tanto, nonostante la fama di vergine di ferro ci provano con mio fastidio. A parte ogni altra considerazione però mi ripugnava correre il rischio, quasi la certezza di finire in fretta nel gruppo delle vedovelle o divorziate allegre, chiacchierate, oggetto di qualche buona battuta di spirito. No grazie. Quasi meglio la frusta. Ma sei scema? Eppure un brivido, il ...