Le corna di Natale
Data: 05/12/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Bimbaminkia, Fonte: EroticiRacconti
... più lunga del previsto invitai te ad aspettarmi al tavolino del bar di fronte per non annoiarti, e lasciare campo libero a Elia fu il sottointeso che solo tu potevi cogliere. Accettasti sorridendo quando capisti che il bar era esattamente di fronte e alcuni tavolini in particolare ti avrebbero consentito di continuare a seguire la scena comodamente. Rimasta da sola con Elia in un negozio pieno di gente e a piedi nudi, lo vidi sciogliersi e iniziò a farmi domande per capire i miei gusti. Nel rispondergli non dimenticai di far salire la gonna quel tanto che bastava per dargli la conferma che sotto non ci fosse altra stoffa, cosa che naturalmente non sfuggì nemmeno a te a poche decine di metri di distanza mentre sorseggiavi il caffè. Seguisti la scena col cazzo in tiro per tutto il tempo (per fortuna in inverno avevi un lungo cappotto a coprirti). Quando indicai a Elia le scarpe che avevamo puntato lo vidi quasi trasformarsi, diventando molto serio. "Mi dispiace ma quelle proprio non sono possibili" "Per il prezzo dici? Si lo vedo ma è Natale, non si sa mai" "No, non mi riferivo al prezzo, non sono proprio possibili" "E allora perchè?" "Sono scarpe particolari, non è il caso di parlarne qui, se vuoi passare un attimo di là provo a spiegarti" Era passato al tu, non mi stava più trattando come una normale cliente e mi stava invitando a seguirlo dove tu non avresti più potuto vederci. "Allora che c'è?" Chiesi facendo salire ancora più spudoratamente la gonna che ora lasciava ...
... scoperta parte delle chiappe. Elia si scusò per aver indugiato troppo con lo sguardo ma il mio sorrisino lo rassicurò sul fatto che era proprio così che doveva andare. Rimase immobile e senza parole. Vidi la sua faccia in fiamme, non soaprei dire di che colore diventò. Non ci stava provando quindi, avevo capito male io? O ci aveva ripensato forse? Contemporaneamente però anche il suo arnese fra le gambe dava segni di vita e con quella divisa del negozio si poteva anche notare. "Sono scarpe molto belle e anche molto particolari. Ne abbiamo di tre misure di tacco ma visto il costo elevato non sono in vendita, possiamo darle solo in omaggio ma abbiamo l'ordine preciso di verificare che le persone abbiano i requisiti adatti" Mi sembrava molto serio nella spiegazione, tanto che mi convinsi che non ci stava provando. "Quelle con il tacco più basso sono per le troiette, quelle con il tacco medio per le troie e quelle con il tacco più alto..." "Per le troione, ho capito dai mi stai prendendo in giro" "Niente affatto" proseguì lui sempre serio. "Se proprio le vuoi devi dimostrarmi quale tacco sei in grado di indossare, se lo farai saranno tue, gratis" "Cioè devo provarle?" "No. Devi darmi delle prove della tua troiaggine. Ma non qui, ora non ho tempo. Tu pensaci e nel caso torni stasera alla chiusura, meglio se da sola" Non ricordo esattamente se dissi qualcosa e come ne uscii. Lui poi tornò a lavoro e io da te. "Lo sai quanto ce l'avevo duro mentre provavi le scarpe, vero?" "No non lo so ...