1. Il ragazzo dagli occhi marroni


    Data: 08/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45

    ... ragazzi si innamorano di me. Io non mi innamoro di loro.”Lui cominciò a ridere forte.“Cosa c’è?” Chiesi.Lui continuò a ridere, gli scendevano lacrime sul viso. Quando finalmente riuscì a riprendere il controllo disse: “Ci sei dentro. E non lo sai. Sei così patetico quando tenti di negarlo. Sai cosa vuol dire questo?”“Cosa intendi?”“Vuol dire che ho indovinato.”“Tu sei pazzo.” Dissi. “Devo andare. Ci parleremo a scuola, se avrai ripreso il senno.” Mi misi rapidamente i vestiti sopra il corpo sudato ed andai a casa. Arrivato ignorai le proteste impotenti di mia madre. Lei aveva perso da più di un anno il suo potere su di me. Feci una rapida doccia e poi gettai il corpo nudo sul letto. Tirai su di me le lenzuola e spensi la lampada.Un’ora più tardi ero ancora sveglio. Non potevo smettere di pensare a quello che aveva detto Tiziano. Quando tentai di costringermi a pensare a qualche cosa d’altro, finii per pensare a Savino, il che mi fece ritornare a Tiziano. Poteva avere ragione? Poteva essere che fossi inn...Pensai al tempo che avevo passato con Savino nelle ultime due settimane. Avevo tentato di portarmelo a letto. L'avevo spinto e lui mi aveva respinto. Non era interessato. Questo è tutto. Avevo tentato continuamente di logorarlo e lui continuava a resistere. Non era amore, io cercavo solo di incularlo.Chi stavo prendendo in giro? Io non avevo tentato veramente. Dopo il bacio mi ero limitato a godere della sua compagnia. Sì, avevo fatto alcuni sforzi, ma erano deboli sforzi. ...
    ... Se avessi veramente tenuto a lui, ora l'avrei avuto e l’avrei messo da parte.Messo da parte. Nell’istante che ci ho pensato, si aprì come un buco dentro di me. Non volevo metterlo da parte.Cazzo! Ero innamorato!Rimasi sdraiato per non so quanto tempo, sentendomi indifeso. Ma sapete una cosa? Più ci pensavo, meno mi sentivo cattivo. Quando il sole sorse, mi sentivo abbastanza buono. Ero innamorato. E mi piaceva. Cantai sotto la doccia. A colazione parlai a mia madre. Fui gentile con lei. E la spaventai a morte.Quando arrivai a scuola presi i libri per la prima ora e poi aspettai presso l'armadietto di Savino. Un po’ prima dell’inizio della prima ora, lui arrivò barcollando, sembrava stanco morto.“Savino” Dissi.Lui mi guardò intontito, poi sorrise. Aveva un sorriso meraviglioso.“Ciao.”“Mi sembri abbattuto.”“Sì, ero in ritardo. Compiti da fare.”Mi avvicinai e mi chinai verso il suo viso. Lui sorrise nervosamente e disse: “Cosa stai facendo?”“Ho bisogno di parlarti” Dissi piano.“Ok, vai avanti.”“No, privatamente. Bigia la scuola oggi.”“Cosa? Sei matto?”“Sì, penso che probabile lo sono.”“Cosa intendi?”“Fallo.”“No, non posso non andare a scuola.”“Per favore, è importante. Solo questa volta.”“Perché?” Ho capito dalla sua che stavo avendo effetto.“Forza! Non ti chiederò di farlo un’altra volta. Ho bisogno veramente di parlarti e se devo aspettare tutto il giorno esploderò.”Lui sospirò: “Ok. Dove andiamo?”“Um, che ne dici a casa mia?”“Va bene, da qualsiasi parte.”Uscimmo dell'edificio ...
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