1. Sposino deflorato


    Data: 12/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    Data 13/11/2000 Scritto da archetto
    
    Quando viaggio di notte prendo sempre il wagon-lits, sperando in una qualche avventura erotica con il mio compagno di viaggio … e non succede mai niente. Anche l’altro ieri, scendendo a Lecce, ho preso una cuccetta sperando, che l’altro …, invece, quando sono entrato, dormiva e ha dormito fino all’arrivo! Una sfortuna becca! Questa sera salgo per primo e l’inserviente di carrozza ‘mi sa tanto’: è un bel ragazzo, sui trenta, capelli all’Umberto, un bel sedere che dardeggia sotto la divisa. Mi dico che se il mio compagno di letto, come il solito, non ci sta, provo a far la corte a lui. Ma il treno parte e non arriva nessuno, chiedo all’inserviente che mi dice che l’altro signore salirà a Brindisi. Mi metto a letto, leggo e cerco di star sveglio per vedere se, almeno, valeva la pena di aspettarlo sveglio! E, alla fermata, entra, chiedendomi mille volte scusa, un bel ragazzo, moro e cogli occhi verdi, un vestito elegante e un cappotto di buona finitura … cerco subito di metterlo a suo agio, ma lui è timido e mi ci vuole un po’ per farlo sentire a suo agio. Nella cabina di fianco c’è la moglie con la sorella, stanno tornando a Milano, dove vivono e lavorano. No, non hanno ancora figli: son sposati da diciotto mesi. Gli racconto di un santuario a Calimera, che è un paese vicino a dove abitano, dove c’è una pietra miracolosa con un foro in cui si passa in due: benedice i matrimoni di chi esegue il rito, porta fortuna sull’unione e fa avere ...
    ... meravigliosi bambini. “Vado subito a dirlo a mia moglie, forse lo conosce…” e mi porta la sposa: una deliziosa nullità che gli si abbarbica addosso come un’edera. Racconto anche a lei del posto miracoloso e “Bisogna che ci andiamo, eh?, Nico?” dice e poi torna di là, ringraziandomi della mia gentilezza. La si sente, poi, tutta gasata, ripetere la storia alla sorella e ridere e parlottare. Io, intanto, mi rimiro questo Nico: è davvero bello, anche se un po’ appesantito, e mi pregusto il momento in cui si spoglierà.
    
    I rumori della cabina vicina ci avvertono che le due donne si son messe a letto, allora lo convinco a venire dall’inserviente a bere qualcosa: forse con un po’ di alcool… Viene volentieri, ormai si è rilassato e gli piace il mio modo di scherzare. Nello sgabuzzino, in cima alla carrozza, l’inserviente sta preparando un caffè ad un altro: si muove molto flessuosamente e la voce è un po’ troppo flautata … sta chiaramente corteggiando l’uomo che ha di fronte. Io e Nico (da veri maschi!) ci scambiamo un’occhiata da cospiratori e sorridiamo. “Due GB! Ma ce li beviamo in cabina!”, così li lasciamo lì a flirtare. -Cerco di utilizzare questo fatto per introdurre qualche argomento gay, ma Nico taglia: “Io non c’ho niente contro, ma per me non dovrebbero farsi vedere!” Anche per me, penso, e non so cogliere l’occasione. Andiamo avanti nei nostri racconti, sul Salento che è così bello, sulla giornata di sole ché sembrava d’essere in estate, eccetera, eccetera. Ma non riesco ...
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