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Sposino deflorato
Data: 12/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul
... pare che anche la sua sia al massimo, senza volere, ma proprio senza volere!, do un colpetto al suo membro eretto, poi continuo sulla gamba, e un altro colpetto … Ancora sulla gamba, ma poi, invece di un colpetto, gli metto sopra la mano aperta, glielo stringo. Lo guardo e Nico chiude gli occhi: è un sì! Con la mano unta dell’olio comincio a giocare col suo sesso, lo faccio uscire dalle mutande: non è lungo, ma è tozzo e largo (in effetti, guardandogli le mani, tozze e larghe, avevo proprio pensato che anche il suo uccello fosse così!) Gli sfilo i boxer e lui mi lascia fare, come se non sentisse, oltre a non vedere. Gli sfilo la maglietta e lui mi lascia fare. Allora le mie mani vanno dappertutto, ogni muscolo è carezzato, ogni piega è indagata, i capezzoli sono titillati, poi leccati, poi mordicchiati e baciati. I suoi non sono lamenti, ma dolci, sensuali sospiri. Gli apro la bocca e gli infilo un pezzo della sua maglietta tra le labbra: non vorrei che con il suo godere risvegliasse la moglie e quella facesse irruzione. Lui capisce e mi lascia fare. Quando dedico le mie labbra al suo cazzo, come se non fosse sua la mano, mi scosta gli slip e me lo accarezza: capisco anche che si meraviglia della mia dimensione, perché vedo che s’alza per guardarmelo e per vedere come le sue dita me lo scappellano. Ma quando comincio a pomparlo, fa tonfare la testa sul cuscino e ricomincia a mugolare, silenziosamente, nella maglia. Specialmente in situazioni come questa, io sono molto bravo e ...
... posso portare il partner a livelli parossistici di piacere, così anche Nico comincia veramente a godere, sento il suo corpo tendersi, le mani che si aggrappano a me, i suoi occhi strabuzzano… allora io tento, con un dito, lo sfintere … mi lascia fare e lo percepisco mentre si contrae. Allora ci passo la lingua e ancora il dito e, ancora, la lingua: gode con tutto se stesso e capisco che è il mento di fargli sentire qualcosa di diverso affacciarsi al suo muscolo che spasima di desiderio. Spingo un po’ … e lascia fare. Ancora un po’ … e gli piace! Do un colpo più profondo e, mentre lui dà in un grido soffocato di piacere, io fingo un colpo prolungato di tosse. La moglie non deve sentire, così questa tosse mi accompagna per tutto il tempo che continua la monta e io, abilmente, intervallo questi colpi di tosse con leccate sul suo membro e sulle gambe che, appoggiate alle mie spalle, sobbalzano. Nel frattempo le sue mani mi stringono, mi palpano, m’abbracciano. Quando l’ondata di sperma caldo gli inonda le viscere, ficca le unghie nella mia carne, così riesce a non gridare e io sento in questa azione un piacere fisico: non diventerò masochista, adesso, mi chiedo, mentre ricomincio a leccarlo sui capezzoli, sulla gola, intorno alle labbra. Poi sulle labbra, perché vorrei provare a baciarlo Ma è Nico che mi assorbe in lui, mi risucchia, avvolge con la sua lingua la mia e, mentre mi bacia ormai quasi con violenza, sento il suo membro scaricarsi tra i nostri ventri uniti, s’incolla a ...