La selezione
Data: 13/12/2020,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: Mentat
... rimango completamente nuda. Non ho trucco, né gioielli. E non un solo pelo su tutto il corpo. Sono asettica e pura come mi ha voluto la mia superiore. Ho dovuto passare anche io una selezione per poter diventare la sua assistente. Ero la quinta di una fila di dieci ragazze che si erano presentate per quel lavoro. Il mio colloquio si è svolto in maniera molto diversa da quelli che faccio ora con la mia superiore, però. Quando è stato il mio turno, sono entrata nella stessa stanza, ma ero stata invitata a presentarmi già completamente spogliata. Non c�era nessun�altra candidata, solo quella che sarebbe diventata la mia superiore e un uomo nudo di bell�aspetto. Ho sostenuto un breve e superficiale colloquio su di me con la mia futura superiore (in realtà solo per vedere come mi sarei comportata, in seguito ho scoperto che aveva già preso numerose informazioni sul mio conto). Poi sono stata esaminata dall�uomo nudo, che ha tastato varie parti del mio corpo per vedere come reagivo. Quindi la signora ha chiesto a me di toccare il petto dell�uomo, i suoi glutei e quindi i suoi genitali. � Un ultima domanda, � mi ha chiesto la signora alla fine del mio test, e io ho acconsentito con un cenno del capo. Anche perché non avrei potuto sottrarmi. � Lei è così snella che devo chiederglielo: è suo quel seno così florido? � Sì, � ho risposto semplicemente. Lei già sapeva che era vero, avendo avuto accesso alla mia storia clinica, ma voleva sentirmelo dire per vedere come avrei risposto. � ...
... Lei è la persona che stiamo cercando, � disse senza esitazioni. � Si rivesta e torni in sala d�aspetto a dire alle altre candidate che possono tornare a casa. Ho iniziato a lavorare da subito, dovendo comunicare alle altre candidate, comprese quelle che non avevano nemmeno sostenuto il colloquio, che la selezione era terminata. Mi avvicino ai candidati rimasti, partendo dal numero otto. � Il candidato baci la mia collaboratrice, � gli ordina la mia superiore. Mi sporgo appena verso di lui, porgendogli le labbra. Lui le evita all�ultimo istante, baciandomi sulla guancia, ben attento a non entrare in contatto nemmeno accidentalmente coi miei seni. � Basta così, � ci interrompe subito la mia superiore. � Lei può andare, � continua, rivolta al candidato. Mentre gli ripete la formula di commiato, lui sembra quasi sollevato di potersene andare. Mi avvicino al candidato numero sette. � Il candidato baci la mia collaboratrice, � dice anche a lui la mia superiore. L�uomo tituba appena all�inizio, poi si avvicina e posa le labbra sulle mie. Il suo bacio è superficiale, affettato, come se cercasse di svolgere al meglio un compito che non gli piace per fare bella figura. Lo attiro a me, premo i miei seni contro il suo petto, sento il suo pene posarsi contro il mio inguine. è rigido, imbarazzato. Quando poso le mani sui suoi glutei, stacca le labbra dalle mie. � Va bene, basta così, � dice la mia superiore. � Lei può andare. � Ma� � il candidato cerca di muovere una timida obiezione, ma la ...