1. Notte barese


    Data: 13/12/2020, Categorie: Trans Autore: fed60, Fonte: Annunci69

    Il mio lavoro prevede aggiornamenti (non frequentissimi per la verità) in convegni e conferenze in varie città d'Italia. Di solito Rimini, Forlì o Milano, ma qualche anno fa, in giugno, il convegno si teneva a Bari.
    
    Partecipai alle "chiacchiere" della prima giornata e per la sera mi ero prefigurata già un programmino. Quando sono in un'altra città posso esternare liberamente la mia femminilità anche in posti frequentati, senza troppa paura di incontrare gente conosciuta.
    
    Mi sarei fatta una passeggiata nella zona del porto, ovviamente en femme, sperando nell'incontro di qualche rude portuale che mi "guastasse il trucco" senza tanti complimenti, sbattuta in qualche angolo buio. La cosa era anche un po' pericolosa, pensai, ma in questi casi l'adrenalina schizza alle stelle e non so resistere.
    
    Uscita dall'albergo mi avviai in macchina cercando un posto un po' appartato per completare la mia trasformazione. Trovatolo tolsi pantaloni, camicia e scarpe e, sopra il perizoma, che già avevo, indossai una minigonna leggera plissé ed una t-shirt nera con profonda scollatura sulla schiena, parrucca nera a caschetto, tacco 15 e gambe scoperte e liscissime (l'estate mi piace non indossare calze). Ancora non avevo neanche un filo d'abbronzatura; bianca come un giglio (non altrettanto pura come un giglio).
    
    Ripartii ed in pochi minuti ero in zona porto. Scesi e mi avviai ancheggiando moderatamente verso la banchina. Incrociai soltanto due uomini che mi squadrarono curiosi ma ...
    ... nessuna reazione ai miei sorrisi invitanti. Non escludo che cercassero la mia stessa cosa.
    
    Un po' delusa mi sedetti su una panchina ma, un attimo dopo, già mi accorsi di avere qualcuno alle spalle, non feci in tempo a voltarmi che il tizio si era già seduto accanto a me.
    
    - La disturbo se mi siedo accanto a lei? - evidentemente non è uno scaricatore di porto, pensai.
    
    - No affatto, si figuri.
    
    E' un bell'uomo, alto, brizzolato e corpulento con gli occhiali e ben rasato.
    
    - Aspettava qualcuno?
    
    - Veramente no, o meglio chissà, forse aspettavo lei - sorridemmo tutti e due
    
    - Mi lusinga. Sono qui soltanto perché è' una sera in cui non si può restare in casa, non le sembra?
    
    - No, infatti, è troppo bella questa serata, se ci fosse la luna piena sarebbe perfetta per un innamoramento. - altro sorriso.
    
    Proprio in quel momento passò, a largo, una petroliera e lui cominciò a declamare, mentre io lo guardavo con divertita attenzione
    
    - "Oh l'orizzonte in fuga, dove s'accende rara la luce della petroliera! Il varco è qui? Ripullula il frangente ancora sulla balza che scoscende..."
    
    - "Tu non ricordi la casa di questa mia sera. Ed io non so chi va e chi resta." continuai io.
    
    Lui spalancò tanto di occhi e di bocca
    
    - Wow, conosce Montale?!.
    
    - Beh sì l'ho amato molto, anche se non è il mio preferito.
    
    - E qual è il suo preferito?
    
    - Mah forse sono tre, Baudelaire, Pasolini e Bukowski, ne conosco un'infinità a memoria.
    
    - Pasolini poeta?
    
    - Sì certo, ...
«1234...»