1. Notte barese


    Data: 13/12/2020, Categorie: Trans Autore: fed60, Fonte: Annunci69

    ... capisco che siano più conosciuti i suoi romanzi o film ma le sue poesie sono stupende.
    
    - Ma sa che lei è sorprendente?
    
    - Se poi ci dessimo del tu potrei essere ancora più sorprendente.
    
    Scoppiò a ridere
    
    - Sì hai ragione
    
    - Cioè è sorprendente che "una come me" sappia di poesia e letteratura?
    
    - No scusa non l'ho detto per offendere - io feci una risata
    
    - Ma non ti preoccupare, non mi offendo molto facilmente.
    
    - Senti che ne diresti se andassimo a casa mia a bere qualcosa?
    
    - Hai una collezione di francobolli o di farfalle da mostrarmi? Sennò non se ne parla.
    
    - scoppiammo tutti e due a ridere
    
    - Dai su, io sono in moto se ti va.
    
    - Io sono in auto ma l'idea di mostrare la mia "femminilità" dal sellino di una moto m'intriga molto, vengo con te
    
    - Sì dai, facciamo sbavare qualcuno
    
    Ci avvicinammo alla sua moto di grossa cilindrata, indossai il casco e salii sul sellino posteriore scosciandomi quanto più potevo, ero eccitatissima dalla situazione.
    
    Lui partì e cominciò a girare per il centro della città per almeno un quarto d'ora, fra gli sguardi assatanati di quasi tutti i maschi che mi mandavano in estasi, e sfiorando ogni tanto le mie gambe con una mano. Poi tornò verso il porto. Ci fermammo davanti ad una casa che era a cinquanta metri dalla panchina dov'ero prima.
    
    - Hai visto, abito vicinissimo al porto ma ho fatto "un giro largo" perché mi piaceva far sbavare qualcuno. - Io feci una risata
    
    - Effettivamente ne ho visti molti ...
    ... anch'io, bocche spalancate, occhi strabuzzati, lingue penzoloni e gesti inequivocabili, sono stata benissimo.
    
    - Vieni saliamo a casa - e mi prese la mano
    
    L'appartamento era piccolo ma accogliente, un saloncino con angolo cottura ed in vista due porte che probabilmente portavano alla camera da letto e al bagno.
    
    - Accomodati pure... - rimase sospeso non sapendo ancora il mio nome
    
    - ...Daniela. Hai ragione non ci siamo neanche presentati. Tu?
    
    - Aureliano
    
    - Come il Buendia di Cent'anni di solitudine?
    
    - Eh sì, ho questo nome proprio grazie a quel romanzo. Una scelta di mia madre che ama molto Marquez..
    
    Quindi mi feci un'idea dell'età, fra i 40 e i 45.
    
    Nel frattempo aveva tirato fuori una birra dal frigo e dopo avermi chiesto se la gradivo, l'aprì e la versò in due bicchieri. Io mi ero seduta sul divano accavallando oscenamente le gambe (in fondo la percentuale di puttana che è in me deve comunque uscire fuori) e lui si sedette vicino a me.
    
    Parlammo per non so quanto tempo (lui percorrendo con la sua mano le mie cosce ed io sfiorando ogni tanto la sua mano e guardandolo negli occhi). Parlammo di libri, d'arte, trovammo interessi comuni, il tempo volava, finché lui disse
    
    - Sai io scribacchio qualcosa, per mio divertimento, e frequento spesso il porto perché si trovano personaggi incredibili da raccontare, stasera però credo di aver avuto l'incontro più straordinario della mia vita.
    
    - Esagerato! Non mi dire che non hai mai incontrato una come me, intendo ...
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