Monobisex
Data: 27/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pisellinotriste, Fonte: Annunci69
Racconto che ho scritto l'anno scorso e che voglio condividere con voi.
Ero impazzito per lei. Veronica era una ragazza perfetta per me, non molto alta, bionda, seno e fianchi enormi; mi sono sempre piaciute le donne abbondanti e il suo musetto con quei piccoli occhietti blu mi faceva impazzire come non mai. Ormai ero diventato il suo schiavetto, sapendo di non piacerle particolarmente ero disposto a fare qualunque cosa per lei: l'accompagnavo all'università, quando doveva fare la spesa, quando doveva comprare dei regali, quando usciva con i suoi amici e non sapeva come tornare di notte a casa. Ogni volta che mi chiedeva un favore io ero subito pronto ad assecondarla nella speranza che si accorgesse di quanto ero innamorato di lei.
Ad Agosto dell'anno scorso chiese l'ennesimo favore: dare ripetizioni di matematica al fratello.
Cercai di dirle di no, che non ero mai stato bravo in matematica, che era ancora estate e non volevo perdere tempo sui libri, ma lei sapeva come convincermi (eravamo in spiaggia e vederla in costume rendeva difficile dirle di no più di una volta). Così il pomeriggio successivo mi presentò il fratello e se ne andò a mare, lei, la stronza.
Quando guardai il fratello in faccia per bene mi pentii immediatamente di aver accettato: aveva lo stesso identico volto di Veronica, neanche un accenno ad un filo di barba, occhietti piccoli blu e musetto. Pensai che non sarei più riuscito ad immaginare la sorella così sexy se assomigliava così tanto al ...
... fratello, la cosa mi gettò in un pozzo di tristezza.
Così mi ritrovai ad agosto solo in casa di questo ragazzino antipatico: aveva un ciuffo di capelli lungo e alto che si aggiustava ogni minuto (pensai anche che lo facesse intenzionalmente per ridicolizzare la mia stempiatura) e non riusciva a stare dritto con la schiena; si appoggiava sempre su un lato, facendogli cadere sempre il ciuffo davanti gli occhi e obbligandolo a smettere di scrivere per sistemarselo dietro l'orecchio. Non aveva un filo di barba e neanche peli sul corpo poiché indossava quelle larghe magliette lunghe che vanno tanto di moda adesso; non facevo altro che pensare "chissà quante ragazzine andranno dietro a sto ricchioncello, mentre io devo farmi le seghe in bagno sulla sorella, non è giusto".
Insomma il suo comportamento svogliato mi dava tremendamente fastidio e così, esasperato dalle sue moine, andai in camera della sorella, presi il primo fermacapelli che trovai e glielo misi in testa per fermare i capelli. Volevo umiliarlo e invece quello si mise a ridere, si fece un selfie ridendo e mi disse: "sembro mia sorella". Era proprio vero! Certo non aveva le sue curve, ma a guardare quella foto dall'alto con il ciuffo, il fermacapelli, la maglietta con la scollatura e una smorfia da "quanto sono figo" mi lasciò perplesso e confuso. Assomigliava alla sorella e aveva lo stesso fare da "gatta morta"...ma mancava ancora qualcosa.
Sentii in me nascere uno strano desiderio, non sessuale o di attrazione, ...