Monobisex - Racconti Erotici

Monobisex

... ma volevo che lui continuasse ad imitare la sorella. Anche quando lui smise e ritornò a studiare, speravo che tornasse ad imitarla di nuovo. Non mi ero mai sentito cosi' vicino a Veronica come in quel momento con il fratello.

Passò mezz'ora e ci fu un'altra interruzione dallo studio.

"Oh, fare il finocchio tira un sacco, guarda!" e mi mostrò i 48 "mi piace" che aveva ricevuto al selfie, quasi tutti di sue amiche con tanto di commenti allusivi e arrapanti.

Dissi qualcosa prima di pensare "Dovremmo farlo di nuovo". Lui mi guardò e mi chiese se fossi finocchio. "Si dice gay, non finocchio e no, non lo sono". Era la prima volta che rifiutavo la parola finocchio (io che la usavo in ogni frase), e mi sentii quasi in colpa per averlo fatto. Lui si mise a ridere e sdrammatizzò: "vedi che oggi essere finocchi ti porta la patata" io risi e fummo interrotti dalla sorella che rientrava a casa. "Continuiamo domani" e me ne andai. La sera la passai in bagno a segarmi sulla sorella che era tornata da mare in costume da bagno, non aveva avuto manco la decenza di vestirsi.

Il giorno dopo ero felicissimo di tornare dal fratello. Non appena la sorella chiuse la porta lasciandoci soli ci guardammo subito negli occhi e cominciammo a ridere.

"Se fare i finocchi porta patata, dobbiamo farlo bene. Andiamo in camera di tua sorella a rovistare?" non mi rispose perché i suoi occhi parlavano per lui. Ci alzammo di scatto in perfetta complicità senza dirci nulla e ci ritrovammo in camera ...

... della sorella, frugammo tra i vestiti e i cassetti, fino a trovare il suo diario segreto in cui scoprimmo che era solita descrivere i suoi rapporti sessuali. Era uno scempio. Ci rimasi malissimo che quasi mi misi a piangere perché in tutti i mesi in cui io la corteggiavo scoprii che aveva avuto rapporti con tutti. Amici, bagnini, dj, animatori, ogni due giorni c'era un nuovo sconosciuto con cui faceva la troia. Io stavo ancora leggendo il diario quando il fratello mi diede una gomitata facendomi alzare lo sguardo. "Guarda" e mi mostrò una galleria di foto al pc, tutte porno, la cui protagonista era Veronica. Il fratello aveva una mano nei pantaloncini e rovistava contento ridendo.

Lì si che piansi come un bambino. Andrea, il fratello, smise di toccarsi, rimase qualche secondo in silenzio e poi mi abbracciò e si scusò per avermele fatte vedere, dicendo che non immaginava che io fossi cosi' innamorato della sorella.

A quel punto non so cosa accadde. Ero sconvolto, piangevo, mi sentivo male, la mia amata dolce e tenera era una zoccola senza anima. Io ero seduto sul letto della sorella e Andrea era in piedi che mi abbracciava. Alzai lo sguardo e dissi: "Perché vai con tutti e non con me Veronica? Ho amato una puttana, perché mi hai fatto questo?" Di riflesso lo abbracciai ritrovando la mia faccia sul suo cazzo ancora eccitato, ma non mi spostai. Continuavo a dire "Perché Veronica mi hai fatto questo?" e singhiozzando strofinavo la faccia sul suo pene, ma non smisi, anzi, mi ...