Compagna di studi
Data: 14/12/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Calmatlantica, Fonte: Annunci69
... veramente la sua pelle. Mi chino su di lei e le bacio il collo, ricordo ancora la sensazione di calore, la pelle morbida, il suo profumo, la sensazione dei riccioli sul viso. Lei emette un lieve gemito, si gira e cerca la mia bocca, prima dei piccoli baci sulle labbra poi le lingue si incrociano, i corpi si abbracciano, la sento piccola tra le mie braccia, con la sua pelle, i seni duri contro il mio petto. Abbiamo voglia. Ricordo il viaggio in taxi come uno dei momenti di maggiore eccitazione della mia vita. Eravamo li insieme, tra pochi minuti avrei avuto quel suo piccolo corpo e ne avrei scoperto ogni piccolo particolare. L'attesa era estenuante e stuzzicante nello stesso tempo. Ci sfioravamo, ci guardavamo ci sorridevamo senza parlare. Casa sua. Inutile dire che, chiusa la porta, ci siamo di nuovo avvinghiati, baciati ma questa volta con voluttà, sul divano in salotto, cercandoci con le mani, io seduto, lei con le gambe stese sopra le mie, io le carezzo le cosce. "Vieni in camera" mi dice. Davanti al letto ho ancora l'immagine del vestito che le cade ai piedi,il suo corpo appena abbronzato, le mutandine e il reggiseno viola. Lei sposta le lenzuola e si stende. Io mi spoglio, rimango in boxer. La raggiungo. Distesi ci scambiamo dei lunghi baci, io le sfioro piano, con la mano, il viso, il braccio, le cosce. Lei porta le sue braccia al mio collo. Cerco con la mano la stoffa delle mutandine, le trovo, entro, sento un lago tra le sue gambe, giro intorno al suo sesso poi ...
... entro con un dito per poi cercare il suo clitoride che inizio a stimolare. I suoi baci sono più famelici, stringe la mia testa verso la sua. Dopo qualche minuto si scosta, toglie gli slip e il reggiseno, i suoi seni, una terza misura credo,mi appaiono di fronte bianchi, i capezzoli larghi e grossi, diversi nei. Non resisto mi tolgo i boxer eccitatissimo la stendo e le divorò quel seno che era era stata la causa indiretta di quel che stava succedendo, l'odore della sua pelle era assolutamente inebriante. Il mio sesso era nel pieno del suo turgore, lungo, grosso, duro. Lo avvicino al suo di sesso, lei mi accompagna con la mano e lo fa scivolare dentro di se con un sospiro. Ora siamo due corpi avvinghiati e ondeggianti. La macchia dei suoi capelli neri sul cuscino, il suo viso sconvolto da smorfie di piacere, la mia testa che ondeggia sul suo petto in cerca dei capezzoli e di quel ciondolo. Tra le sue gambe il mio corpo che spingeva ritmicamente. L'eccitazione era tanta, le sono venuto tra le tette. Mi girava la testa dal piacere. Dopo una doccia siamo rimasti un po a letto in silenzio, lei mi carezzava, mi baciava piano, non parlava ma reclamava la sua soddisfazione. Nuovamente e quasi distrattamente le appoggio una mano sul sesso, la stimolo, lei gradisce, sorride. Appoggio la bocca, lei è fradicia e la mia lingua si muove rapida riempiendosi dei suoi umori, quel sapore, quell'odore mi eccita nuovamente. È piccolina e io la giro pancia in giù. L'ho fatta godere a pecorina. Mentre ...