Vivere in due dimensioni
Data: 19/12/2020,
Categorie:
Voyeur
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
Voyeur e etero. La prima dimensione... Sono stanco e decido di fermarmi in autogrill. Devo anche pisciare. Non mi piacciono gli autogrill, luoghi senza identità fatti per entrare e uscire di corsa. Caffè discreto, il cornetto fa schifo. Nessuna traccia dei croissant fatti alla vecchia maniera, ma chi se ne frega ormai? Stiamo precipitando nella mediocrità. Invece mi piacciono gli orinatoi degli autogrill, uno ci si mette davanti, apre la zip, a volte apre anche il bottone del pantalone, magari abbassa anche lo slip sotto i coglioni e... uhm... si libera. Ahh... goduria vera! Le donne devono invece fare la fila. Entrare una alla volta nella cabina del cesso. Non hanno nulla di altrettanto veloce. Una, qualche anno fa che tornavamo da una festa piuttosto hard, alcol e fumo e che era piuttosto fatta di brutto, dichiara in macchina che lei era in grado di usarlo il pisciatoio degli uomini. Ma davvero? Noi maschietti ce la portiamo, lei si toglie gli slip e si avvicina, con le dita delle due mani si apre le labbra e lascia andare. No, figlia mia! Devi prendere l'orinatoio, non pisciare a terra! Abbi riguardo per chi pulirà. Allora pensa ad una altra cosa. Alza un gamba in una posa da acrobata, appoggia il relativo piede sopra l'accessorio e convinta... lascia andare. Nooooo...! Ora la sua piscia le scivola lungo la coscia!!! Si arrende... l'aiutiamo a salire sul lavabo e ci piscia dentro. Non vi ho detto prima che ci avevamo scommesso su sta cosa. Una confezione di profumo a ...
... scelta contro una scopata collettiva. La bottiglia se la sogna ma forse le va bene lo stesso, visto la luce che le si accende negli occhi ogni volta che uno di noi glielo mette dentro nel profondo mentre lei si appoggia al cofano della macchina. Accidenti a me che divago sempre. Ero rimasto che sono davanti all'orinatoio, eseguo i rituali magici, apro la zip, apro il bottone e comodo mi abbasso gli slip sotto le palle. Dio! Magnifico! Ma... vedo qualcosa muoversi, un uomo che era ai lavabo si mette davanti all'orinatoio vicino al mio, neanche fa la finta di aprirsi, macché! Guarda, mi guarda. E' il guardone! Cazzo... un amico delle tenebre! Ma quanto è difficile soddisfare le proprie stravaganti perversioni, vero amico? Io, te... e voi, siamo il popolo della notte, quello nero di anima. Siamo tanti, siamo i più. Abbiamo tarli che ci minano il cervello. Poi c'è il popolo della luce, del giorno, ma sono falsi e ipocriti, sono come noi ma sono pavidi e non danno modo ai proprio desideri di manifestarsi. Fratello... vuoi guardarmi il cazzo? Guarda... ora lo scappello bene, mi giro verso di te pur continuando a pisciare, ti piace... fratello delle tenebre? So... sono cosciente che il tuo desiderio è questo, anche se venissi con te nel cesso, non ambiresti a prendermelo in bocca o nel culo. Non ti andrebbe. Godi a guardare cazzi nei cessi. Guardami bene. Godi. Scopati il mio cazzo con il cervello. Non mi costa niente fartelo fare. Godi. Esco. E' caldo anche se è notte fonda. Prego che ...