1. La schiava di lady Prescilla


    Data: 20/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom

    ... pensato���Tu non devi pensare, bestia! Devi solo obbedire ai miei ordini! Mangerai solo dove e quando te lo dirò io, e il tuo unico pasto sarà costituito dai miei avanzi. Se non ce ne saranno vorrà dire che resterai a bocca asciutta e patirai la fame. Ci siamo capite?��Sì, lady Prescilla��Bene, ho giusto una ciotola per cani, di là nello sgabuzzino. Per te è più che sufficiente, visto che sei solo un animale� concluse la dea �Ah ah ah non sei d�accordo con me?��Certo, lady Prescilla��Va bene, adesso ho fame. Hai preparato tutto come ti avevo chiesto?�Anna annuì.�Sì, mia signora�Andò al fornello e prese la pentola della pasta che stava cuocendo. Nel farlo non si avvide che Prescilla aveva sfilato una delle sue infradito dal piede e camminando vi inciampò sopra. Con il gomito colpì il manico della pentola e quella si rovesciò sui fornelli, spegnendo la fiamma e riversando il contenuto in parte sul piano di cottura e in parte sul pavimento. Ciuffi di spaghetti cotti per metà si sparpagliarono a terra, riversandosi in ogni direzione. Prescilla indietreggiò di un passo per evitare che l�acqua calda contenuta nella pentola le bagnasse la pelle delle delicate estremità.�Ma allora sei cretina!� esclamò furibonda la padrona, rimettendosi l�infradito precedentemente tolta �Guarda qui cosa hai combinato!��M�mi dispiace, padrona�� gemette Anna, andando immediatamente a inchinarsi ai piedi della sua severa dominatrice.�Evidentemente Dafne non è stata abbastanza severa, con te. Una ...
    ... testa vuota del tuo stampo ha bisogno di un severo ammaestramento. Bene, cominciamo subito dalle basi!� esclamò la padrona �Fino a un attimo fa avevi tanta fame, non è vero?�Anna non rispose. Il suo sguardo rimase fisso e implorante verso i piedi della sua proprietaria. A conti fatti quella era la prima volta che la schiava poteva vedere le deliziose estremità di Prescilla senza indosso quei pesanti anfibi neri. Erano piedini estremamente eleganti e affusolati, proprio come aveva immaginato che fossero. Con una dea come Prescilla non poteva che essere così. Anna si sentì molto fortunata ad appartenere ad una giovane dominatrice come quella che adesso troneggiava sopra di lei. Certo, il loro primo incontro si stava rivelando piuttosto turbolento. In poche ore la schiava aveva mancato alle aspettative della dea in più di un�occasione e questo non era un bene. Per scusarsi si sporse verso i piedi di Prescilla e cercò di baciarli. La padrona, con un movimento felino, si scostò dalla sguattera e calò il piede destro sulla sua mano.�Non mi toccare, cretina!� comandò �E� già tanto se ti concedo l�onore di leccare il fango dai tacchi dei miei stivali��S�sì, lady Prescilla��Allora, minorata, che ne vogliamo fare di questo schifo di spaghetti?� domandò la padrona, indicando con un cenno spregiativo del mento la pasta disseminata sul pavimento. La schiava evitò di rispondere, già immaginando ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.�Fino a un minuto fa avevi tanta fame, non è vero?� domandò ...
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