1. L'amico di mio marito parte seconda


    Data: 22/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: laura la..., Fonte: EroticiRacconti

    ... un’eccitazione che mi prendeva la mente. Cosa aveva in mente Antonio per quella serata? Mi feci una doccia veloce, mi profumai e mi vestii. Mi guardai allo specchio. Vedermi vestita in quel modo mi fece eccitare. Guardai l’orologio. Mancavano una decina di minuti. Mi misi il cappotto e uscii. Tenevo il cappotto ben chiuso. Per il freddo e per non far vedere cosa avevo sotto. Lui arrivò puntuale. Salii in auto. Stasera ti faccio divertire… Rimasi in silenzio. Dopo qualche chilometro lui fermò l’auto davanti ad un bar. Mi disse che saremmo scesi a prendere un caffè. Appena scesi mi slacciò il cappotto. Aperto si intravedeva la camicetta trasparente aperta sulle tette. I capezzoli dritti per il freddo. Entrammo. Dentro c’erano due signori al bancone che bevevano un caffè. Mi notarono subito. Feci per chiudere ilo cappotto ma Antonio mi fermò la mano. Ordinammo due caffè. I due non mi staccavano gli occhi di dosso. E nemmeno il barista. In uno specchio posto dietro al bancone mi vidi. Il cappotto aperto e la camicetta senza bottoni mostravano il mio seno a metà. -vado al bagno. Disse Antonio. Rimasi li sola con i tre uomini. Uno di loro mi salutò. Ricambiai. Lui si avvicinò. Sa che lei è una bella signora? Mi fissava le tette. Ero imbarazzata ma mi piaceva essere guardata. Antonio tornò e lo sconosciuto si spostò. Antonio pagò i caffè e poi mi prese sottobraccio. Il cappotto si aprì del tutto . avevo le tette alla vista di tutti. –se volete sentire come sono sode fate pure- i ...
    ... due si avvicinarono e senza farsi pregare cominciarono a palparmi . si aggiunse anche il barista. Antonio mi si fece dietro e mi bloccò le braccia dietro la schiena. Mi sussurrò di aprire le gambe. Sentii un dito entrare nella mia figa. I tre mi palparono e mi masturbarono a turno per un paio di minuti poi uno di loro mi spinse un dito nel culo. In fondo. Ebbi un sussulto. Adesso dobbiamo andare. Buona notto-Antonio mi prese e mi accompagnò all’entrata. Ero sconvolta. Eccitata! Risalimmo in auto e ripartimmo. - Sei mai stata con un vero superdotato? Risposi di no. - Bene stasera proverai cosa vuol dire farti scopare da uno che ha l’uccello di un somaro. Arrivammo dalle parti di Reggio Emilia e Antonio prese una stradina di campagna e dopo poco si fermò davanti ad una casa di campagna. Dalla porta di casa uscì un uomo. Provai a capirne l’età. Dimostrava una sessantina di anni. Vestito con abiti vecchi. Scendemmo. – lui è mio zio, lei è Laura – Antonio fece le presentazioni. entrammo. mi sentivo a disagio. Lo zio di Antonio aveva mani grosse e callose. Dentro casa la stufa a legna rendeva l’ambiente molto caldo. L’uomo ci fece sedere intorno ad un vecchio tavolo da cucina e tirò fuori una bottiglia di un liquore di noci che faceva lui. Ne versò in tre bicchieri.- bevi, è buono. Mi disse. I due parlavano del più e del meno e io ingurgitai il liquore. Me ne venne versato altro. Antonio mi tolse il cappotto. Ero praticamente nuda. Il vecchio sembrava non accorgersene. In meno di un ...