1. Shakila e l'asino


    Data: 25/12/2020, Categorie: Zoofilia Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    La sensualità delle donne orientali è leggendaria. Fra tutte spicca quella delle donne afgane. Donne bellissime e piene di inventiva. Spesso nonostante la stretta sorveglianza degli uomini di casa riescono a soddisfare le proprie voglie. Alla loro maniera. !920... all'incirca... Shakila. Lei adora le storie che il poeta Rumi ha scritto ottocento anni prima nella sua opera intitolata Masnavi. Qui veramente la sensualità è usata come metafora per insegnare a non seguire quello che fanno gli altri, ma lei recepisce solo il lato sensuale, legge e rilegge e si prende il piacere solitario toccandosi per ore. Diventa languida e pigra. Giace sul letto scomposta, legge... e mentre legge porta la mano fra le cosce, si tocca lievemente... vuole far durare il piacere a lungo, anche per tutto il pomeriggio. Legge dal Masnavi la storia della vedova e dell'asino. ""Una donna aveva un asino al quale era molto affezionata. Lo portava con se ovunque andasse e quello obbediva sempre ai suoi ordini. L'asino veniva trattato bene e foraggiato come si deve. Poi d'un tratto l'animale iniziò a deperire senza spiegazione alcuna. Dimagriva e non aveva appetito. La donna una notte andò in stalla e vide la proprio domestica sul fieno sotto l'asino. La domestica era incontentabile e per tutta la notte usò il povero animale. Fino a spremere ogni goccia del suo seme, usando bocca e mani per poi offrirsi e farsi penetrare a fondo, urlando e gemendo dal piacere e dal dolore. Questo notte dopo notte. La ...
    ... padrona guardava eccitata e incuriosita, la meravigliava quel grosso palo di carne che spariva fra le gambe della ragazza. Ne immaginava il piacere violento e presa da libidine volle provare anche lei. Mandò la ragazza lontano per alcuni giorni e si recò nella stalla... Venne ritrovata al ritorno della ragazza... morta... sotto l'asino. La ragazza si accorse che non aveva usato la sua precauzione, infatti lei inseriva la lunga verga in una zucca per limitarne la lunghezza quello che restava fuori bastava e avanzava..." Shakila e' sola in casa a parte le serve. E' giovane e ha il sangue che bolle, il marito Bibi Bul Khan, fratello di suo padre, è lontano. Deve consegnare una mandria di cavalli afgani a Lahore. Shakila non ama il marito. Lo odia. Gli è andata in sposa da bambina, appena avuto le prime avvisaglie che era diventata donna. Il marito, fratello di suo padre, è anziano. I suoi lombi sono fiaccati dall'età e dalla vita passata a dorso di cavallo. L'ha deflorata rubandole nel dolore la fanciullezza e poi l'ha trascurata. Ha allontanato da casa i figli avuti dalle mogli precedenti e anche le loro madri ripudiandole, questo per gelosia e per evitare dissidi. Shakila è ora l'unica moglie. Shakila è donna. Il racconto letto le ha acuito il desiderio che ora è vera e propria lussuria e freme di curiosità, la curiosità che è della femmina. Vuole vedere... vuole sapere. Si leva dal letto e così com'è si reca nella larga corte di casa. Sente il suo miele che le bagna le cosce. Ne ...
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