1. La vendetta di Nino


    Data: 15/12/2017, Categorie: Incesti Autore: makaresco, Fonte: RaccontiMilu

    ... donna. Il cazzo di Nino diventò duro come il cemento.Nino si guardò soddisfatto la minchia la prese a pugno e spostato lo sguardo su sua madre cominciò a menarsela piano piano. E fu a questo punto che iniziò il personalissimo monologo che aveva precedentemente provato, cio&egrave mentre pianificava questa scempiaggine: � Prima che papà ritorni farò di te la mia puttana così tu non sarai più nella posizione di dire alcun che. A nessuno. .. � Ero felice. Finalmente appagato. Scopavo la donna dei miei sogni ma tu hai dovuto per forza rompermi i coglioni. Perché? Non sono pur sempre tuo figlio. Non ti andava di vedermi contento o &egrave gelosia? Sei gelosa di Mirella.. vero? L'hai sempre considerata una poco di buono. � La sua foce si fece aspra. � Ascoltami troia. E� giunto il momento che tu paghi pegno. Occhio per Occhio, Dente per dente. La tua fica di vecchia quarantenne per quella di Mirella. Forse te lo metterò anche nel culo. Ah.. puoi gridare quanto vuoi, siamo soli .. io e te.Carla non aveva mai sentito cosi tante parole volgari tutte insieme. Durante i loro rapporti sessuali ne lei ne suo marito avevano mai usato le parole �cazzo�, �culo� o �figa�, anche quando erano stati giovani amanti. Ora suo figlio non solo l�aveva legata al suo letto ma le stava parlando nella maniera più sporca. Si sentiva impotente e si mise a singhiozzare anche se insieme all�umiliazione avvertì nuovamente quella strana sensazione. Carla tornò a meravigliarsi, il linguaggio sporco utilizzato ...
    ... da suo figlio non la offendeva più di tanto. Le sue parole rozze sembravano aver acceso dentro di lei una passione sconosciuta. Era nel bel mezzo di uno stupro ma non lo sentiva tale. Chiuse gli occhi. Nuovamente l�immagine del grosso cazzo di Nino che si muoveva su e giù per la sua fica. Si sentii fortemente in colpa per i suoi pensieri.� Adesso si che ci siamo mamma . �. Disse Nino.Carla riaprì gli occhi e vide suo figlio sostare sul lato destro del letto che saldamente con la mano destra impugnava il suo uccello. Un brivido fortissimo le attraversò tutto il corpo. Nuovamente Il cazzo di suo figlio, quel cazzo che da due giorni le aveva contaminato la mente era lì a meno di un passo da lei. Poteva finalmente vederlo. Cercò di evitarlo ma qualcosa dentro di lei non le permise di muovere la testa dall'altra parte. Non poté non guardare. Era veramente grosso quel cazzo forse più grosso di quello di Mario. Ed era anche bellissimo. L�asta perfettamente dritta terminava su una grande cappella di colore violaceo. Folti peli ricci alla base del fusto eretto delimitavano l�attaccatura delle grandi palle. Sembravano essere piene. Piacevolmente piene.� Non puoi farmi questo . �. Disse.Carla cercò di riguadagnare la sua compostezza. Ancora una volta provava vergogna di se, dei suoi pensieri peccaminosi. Di reale c�era che suo figlio stava abusando di lei. La cosa non doveva piacerle, non poteva piacerle� � Nino ti prego, smettila sono tua madre, questa cosa &egrave da malati�ti prego ...
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