1. Lo spettro di Alessia


    Data: 27/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DemoneDelsilenzio

    ... "Oh Padrone ti prego, basta! Ti supplico di fermarti!" implorò lei. Il bruciore del suo sesso si fece insopportabile e una terza sferzata le strappò un grido che questa volta si perse fuori dalla finestra nella notte, nitido e cristallino come il richiamo di un'acquila. Ora il suo corpo era costantemente percorso da contrazioni: la cera calda le stava mandando letteralmente a fuoco la vagina e sentiva la candela iniziarle a fuoriuscire dall'ano. Terrorizzata iniziò ad urlare e una raffica di frustate si abbatterono con ferocia sulla sua pelle martoriata. "Basta, basta, basta ti prego!". Di botto le sferzate terminarono e Alessia rimase tremante distesa a faccia in giù. Sentì la candela sfilarsi dalla sua guaina e avvertì il suo ano richiudersi dietro l'intruso. Poi avvertì nuovamente la pressione dell'oggetto contro lo sfintere e la sentì di nuovo fare largo dentro di lei. Lo sentì sprofondare e poi riemergere con movimenti lenti e ripetuti. Un piacere sordido cominciò a farsi largo in mezzo al dolore che le procurava la schiena bruciata e martoriata. Soffici gemiti di piacere le scaturirono dalla bocca mentre quel piccolo oggetto, spesso come un dito, le violavano dolcemente il suo sedere. Ma la piccola estasi durò giusto il tempo perché Alessia sentisse le corde lasciar andare le sponde del letto. Sentì la candela guizzare fuori dal suo ano e venne letteralmente sollevata di peso per essere girata come un arrosto. Le mani le furono strattonate dietro la schiena e sentì le ...
    ... corde avvinghiarsi l'una attorno all'altra, immobilizzandola. Poi venne scaraventata sul letto supina con un tonfo sordo. Sentì che le gambe venivano nuovamente legate alle sponde e divaricate fino al limite concesso da Madre Natura. Rimase in quella posizione per un eterno minuto, mentre cercava invano di divincolarsi dai legacci. Con gli occhi chiusi e bendati, avvertì dei movimenti all'altezza del suo ombelico. Percepì il pizzicore della cera sulla pelle fra l'ombelico e il pube. Avvertì la cera calda tracciarle un rivolo dalla base del monticello fino al solco circolare che sprofondava al centro della sua pancia, e strinse i denti per quella sensazione mista di fastidio e eccitazione. Poi sentì il suo capezzolo sinistro sfiorato da qualcosa di duro. Con movimenti circolari la candela le disegnò una spirale invisibile su tutto il seno. Con la voce percorsa dai brividi di piacere lei sussurrò. "Padrone ti prego, non sui capezzoli. Farò tutto ciò che vuoi, ma non mettermi la cera lì...lo sai quanto sono sensibili...". Era vero, i capezzoli di Alessia erano straordinariamente sensibili. Una volta ad un party in piscina un suo amico le aveva passato un bicchiere freddo sul seno per scherzo: dal bikini si era stagliato nitido il profilo a punta del capezzolo,e più lei se lo massaggiava e più questo si ergeva contro il tessuto sintetico. Alla fine lei era scappata in bagno e vi si era nascosta per una mezz'ora buona finché il suo seno aveva ripreso la sua consueta rotondità. ma ...
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