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Lo spettro di Alessia
Data: 27/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DemoneDelsilenzio
... le facevano male e il naso perdeva sangue. Si guardò intorno e si accorse che era l'alba: un tenue bagliore colorava la stanza di rosa. Perplessa esaminò la corda che avrebbe dovuto spezzare la sua vita e constatò che il nodo che aveva fatto sull'architrave non si era sciolto, ma la fune si era spezzata in prossimità di esso. Restò a fissare incredula il moncherino che pendeva dal soffitto, quando la luce del primo sole fece brillare qualcosa sul pavimento: un piccolo coccio di bottiglia, della stessa che lei aveva frantumato contro al muro la sera prima. Lo raccolse con mano tremante e lo esaminò più da vicino. I bordi erano taglienti e su un lato c'era ancora attaccato un brandello di etichetta con la "V" di vodka in rilievo. Rimase immobile mentre il suo cervello, ottenebrato dalla sbornia e dal dolore per l'impatto, cercava di venire a capo della matassa. Il frammento di vetro era l'unico così distante da dove la bottiglia giaceva in mille pezzi, com'era possibile che l'urto contro al muro l'avesse fatto arrivare così lontano. E inoltre, era plausibile che quell'unica scaglia avesse reciso la corda facendo sì che si spezzasse sotto al suo peso?. Si distese a letto troppo sconvolta per poter anche solo pensare di medicarsi il naso ferito e il volto tumefatto dall'urto. Rimase come in trance per quasi 8 ore, fissando a tratti il soffitto a tratti la finestra ancora aperta, lasciando che i pensieri le scivolassero attorno come l'acqua lambisce un sasso in un fiume, ...
... accarezzandolo velocemente prima di lasciarselo alle spalle. Non parlò mai del suo tentato suicidio né con Jenny né tanto meno coi suoi genitori. Sapeva che li avrebbe spinti a preoccuparsi al punto da farla ricoverare in qualche clinica, imbottita di psicofarmaci e visitata due volte al giorno da un tizio che le avrebbe posto domande su come si sentisse e come vedeva la vita oggi. Spinta da questa unica consapevolezza, Alessia decise che era venuto il momento di voltare pagina. Avrebbe cambiato lavoro, cambiato casa e magari anche paese. Si sarebbe circondata di animali e, magari dopo alcuni anni, avrebbe provato a cercare l'amore in qualche altro uomo che non le ricordasse troppo il suo lui scomparso. Arrivò agosto, poi settembre. Era trascorso anche ottobre senza che attuasse nessuno dei suoi piani. Si era semplicemente lasciata trasportare dagli eventi, uscendo di tanto in tanto con la sua amica del cuore per qualche serata fra donne. L'ultima di queste era stata una trovata di Cinzia, un'amica di Jenny, che aveva proposto di trascorrere Halloween da lei in montagna. Avrebbero festeggiato in paese e poi avrebbero dormito nella sua baita a oltre mille metri di quota. La serata fu magnifica e Alessia riuscì persino a ridere di gusto un paio di volte alle battute oscene di Cinzia, che era la donna più uomo che avesse mai conosciuto. La compagnia era così piacevole che si attardò tutto il pomeriggio del primo ottobre e riuscì ad arrivare a casa solamente a notte inoltrata. Percorrendo ...