1. Il ricercatore universitario


    Data: 30/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Romalaquila

    ... vado in segreteria per terminare i giri ma la fila è troppa nonostante fosse ancora chiusa. Avendo tempo decido quindi di cambiare piani: prima il piacere e poi il dovere per una volta.
    
    Lo avviso del cambio di programma e mi dice di aspettare in modo che si tolga le mutande. Aspetto nel corridoio più arrapato che mai. Passano una decina di minuti e controllo il telefono sin troppo spesso per cercare un suo segno che finalmente arriva: “Vieni, al piano dove ci siamo visti nei bagni fai tutto il corridoio fino in fondo, mi trovi lì”.
    
    Mi precipito quindi nel dipartimento, saluto un mio vecchio professore che non immaginerebbe mai che sto per succhiare un cazzo proprio al piano sotto il suo ufficio e quindi scendo le scale. Entrato nel corridoio finalmente le vedo: mi aspetta fuori dalla porta della sua stanza con fare sospettoso, controllando che non ci sia nessuno intorno e puntando gli occhi dietro di me per vedere se sono seguito. Lo raggiungo e ci salutiamo, entriamo nella stanzetta che sicuramente ha già visto quella scena altre volte e chiude a chiave facendo attenzione a non fare troppo rumore con il meccanismo della porta.
    
    Si gira e mi guarda:
    
    “Sei arrapato? Lo vuoi il mio cazzone”.
    
    “Certo che lo voglio”. Non sono uno di molte parole, preferisco più che altro mettermi subito a lavoro e far godere con la mia bocca in altri modi.
    
    Le mie mani raggiungono quindi il suo pacco e mi accorgo subito che ha tolto le mutande. Continuo a toccargli il cazzo da ...
    ... sopra i jeans mentre gli bacio e lecco il collo, per poi slacciare la cinta e tirargli giù i pantaloni. Eccolo lì, in tutta la sua grandezza anche se appena barzotto, libero quel pezzo di carne che avrà fatto godere chissà quante cagne e quanti culi. Mi riempie la mano mentre lo sego e siamo ancora in piedi l’uno di fronte all’altro sentendo che inizia a gonfiarsi. Mi metto quindi in ginocchio per prenderlo in bocca ma lui mi ferma, si sposta e si mette comodo sulla sedia dello studio. Si siede ed allarga le gambe offrendomi una vista che mi fa arrapare come non mai: un vero uomo con il cazzo ancora mezzo moscio, che mi guarda e aspetta che io glie lo prenda in bocca per farlo godere.
    
    Affondo quindi la faccia tra le sue gambe non molto pelose per baciarle e salire sempre più su, fino a leccargli l’inguine e poi scendere un po’ verso le palle. Le lecco, le prendo in bocca e le succhio, prima una e poi l’altra. Lui mugola e gode ancora prima che io inizi il pompino. Mentre faccio tutto ciò sono in ginocchio, con una mano lo sego leggermente e con l’altra esploro il suo corpo: gli tocco il quadricipite (è una parte del corpo che mi eccita da matti), l’addome, i capezzoli, tutto insomma. Con la bocca salgo e dall’attaccatura dell’asta vado verso la punta per prenderlo finalmente in bocca. Inizio a succhiare e mentre lo pompo mi parla, mi dice che sono un porco e che devo scrivere il racconto:
    
    “Bravo, succhia e fammi godere. Poi pubblica il racconto almeno tutte le volte che lo ...