1. Giovane scugnizzo, grande porco!


    Data: 31/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Randagio9

    Torno a scrivere dopo tempo. Non è che voglia essere presuntuoso, ma un racconto va scritto quando ci si sente dentro di farlo, non tutte le esperienze meritano di essere condivise. A me piace condividere non tanto il sesso in sé, ma i vissuti che accompagnano l'esperienza. Quelli che a me eccitano sono quei vissuti di sottomissione, una sottomissione che non passa necessariamente per "violenza" fisica. Mi piace sentirmi un semplice strumento di piacere, essere umiliato in quanto utilizzato solo ed esclusivamente per quello.
    
    Quello che racconto oggi è un'esperienza avuta con una persona che mai e poi mai pensavo potesse regalarmi un simile piacere. Da poco avevamo fittato un locale per la nostra organizzazione culturale. Sebbene in buono stato, decidemmo di ritinteggiare le pareti. Uno dei nostri collaboratori ci disse che suo cugino avrebbe potuto, per pochi euro, fare il lavoro. Sebbene titubante avallai la proposta. Si presentò Domenico: un ragazzo di circa 21 anni, abbastanza rozzo. Molto scuro di pelle, con una cicatrice piccola sulla fronte, abbastanza robusto.
    
    Per niente peloso, sembrava anche più piccolo. Fin dal primo incontro non ho potuto fare a meno di far cadere il mio sguarda sul pacco. Sia in jeans, sia in tuta, era veramente notevole. Immaginate quante fantasie mentre era sulla scala a tinteggiare. Parlava quasi esclusivamente in dialetto napoletano. Veniva in sede dopo aver lavorato di mattina, per arrotondare. Di solito restava da solo, ...
    ... difficilmente c'era qualcuno che potesse controllarlo.
    
    Era solitamente taciturno, non avevo avuto modo di conoscerlo bene. Eppure mi incuriosiva molto. Da gran cagna quale sono decisi di fare in modo da restarci un po' insieme. Presi dei libri, fingendo di dover studiare proprio lì. Io non sono molto più grande di lui, eppure tendeva a darmi del Voi.
    
    "Ti disturbo se mi metto qui a studiare? Sai a casa non riesco e sapendo che qua non c'è nessuno ho pensato di mettermi qua".
    
    "Non vi preoccupate. A me non mi date fastidio".
    
    "Senti però, io ho un paio di anni più di te. Mi devi dare del tu, e devi parlare come ti senti di fare. Mi hai preso per quello che non sono".
    
    "eh lo so, avete ragione. Solo che mi imbarazzo, perché io so abituato a persone diverse"
    
    dopo circa un'oretta in cui io "studiavo" e lui lavorava gli chiesi se gli andava di dividere un caffè con me, e di riposarsi cinque minuti.
    
    Mi disse, asciugandosi il sudore, che era stanco, che lavorava dalla mattina e che purtroppo aveva bisogno di soldi. Non so bene perché, ma chiesi: "Come posso esserti utile"?
    
    "O 'sacc i comm vuoi essermi utile tu, ricchiò". e si mise a ridere! (Lo so io come vuoi aiutarmi, ricchione)
    
    "Ma che significa" chiesi sorridendo.
    
    "I so ignorant mic scem" (io sono ignorante, non scemo). A te ti piac o pesc, e a me 'm piacn e sold (a te piace il cazzo e a me piacciono i soldi).
    
    Io iniziai a sorridere, e a far finta di non capire ciò che stesse dicendo. Stranamente, una simile ...
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