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Soggiogata 16
Data: 16/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
Nessunò parlò, ero caduta leggermente su un fianco, otto occhi guardavano il mio culo esposto e i capezzoli uno dei quali toccava il pavimento e nell’imbarazzo assurdo sentivo il contatto con il freddo del marmo che me lo induriva ancora di più. Avevo fatto e sentito cose incredibili negli ultimi giorni ma, ciononostante, adesso provavo una vergogna terribile davanti agli occhi di Giorgio che guardava sua madre a terra mezza nuda con le cosce bagnate dal lago che aveva tra le gambe. In realtà lui aveva ancora un uccello nel sedere e uno a due cm dalla bocca perché erano rimasti immobili di fronte alla mia apparizione improvvisa e tutti di sicuro stavano guardando le mie grazie scoperte ma Giorgio era evidentemente preda del mio stesso imbarazzo. Le mie tette e il mio culo le avevano già viste tutti ma Giorgio solo dal buco della serratura. Il primo a parlare fu Remo: “ma non dovevi aspettarci con la sedia nel culo?” “io…..dai…ti prego….” “non so quanto tu abbia ascoltato ma il tuo caro figlio sa tutto e ha scoperto una passione per il cazzo uguale alla tua” “no…per favore….” Dicemmo io e Giorgio all’unisono Intanto Dino aveva ripreso a muoversi con colpi molto forti facendo andare Giorgio a sbattere sull’uccello di David, il quale perfidamente: “dai apri la bocca, l’hai succhiato voracemente fino ad’ora e adesso fai la santarellina?” “ma…iommmmmmpphh” David gli entrò fino in gola e ripresero a stantuffarlo da due parti. Mentre lui mugolava ...
... sotto quelle spinte più violente di quando spiavo io, i ragazzi tornarono a rivolgere la loro attenzione su di me che nel frattempo ero rimasta immobile, pietrificata. “stavamo raccontando a Giorgio” proseguì Remo “ di quanto ti piace accucciarti sotto la guardiola della portineria e spompinare il portiere e poi anche fatti inculare da lui sotto il ripiano mentre magari parla con qualche condomino” Vidi gli occhi di Giorgio spalancarsi udendo il racconto dettagliatissimo (Antonio non mi aveva fatto sconti:le mie avventure erano state fedelmente raccontate) Io sentivo le guance avvampare speravo che smettessero ma….. “poi nel grande magazzino ha portato via il manico di un martello tenendolo infilato in quel bel culone per poi finire in bellezza facendosi trombare e inculare contemporaneamente da Antonio e Roberto il vostro amico di famiglia sulla tazza di un bagno pubblico” “basta vi pregooooommmmmppphhh” Il membro di Remo mi mise a tacere e, come al solito, il contatto con quella carne calda e liscia mi tranquillizzò ed iniziai senza volere a succhiare dolcemente quel bastone duro cercando di dimenticare cosa stavo facendo e soprattutto mio figlio che mi guardava con la coda dell’occhio. Ebbi anche il tempo di rallegrarmi del fatto che nessuno sapeva dell’uomo di colore al quale lo avevo succhiato in garage. Non so come fu possibile ma il ricordo di quella verga nera che mi entrava fino in gola mi accese di nuovo la lussuria e iniziai a succhiare con ...