1. Viaggio


    Data: 06/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: nuovoetero, Fonte: Annunci69

    Le avventure di Carlo
    
    Mi chiamo Carlo, sono un uomo di 48 anni come tutti gli altri, o quasi. Sono curioso, il mio motto è -come fai a sapere che non ti piace, se non lo hai provato-, cerco di vivere la mia vita secondo questa ideologia. Non poche volte questo “approccio” alla vita mi ha messo anche nei guai. Ma sono ancora qui per raccontarvi delle mie avventure, quindi alla fine, è sempre andato tutto bene.
    
    88. Treno per Innsbruck di notte
    
    Decisi all'utimo momento di fare una sorpresa ad una mia amica di Innsbruck. Prenotai il biglietto online. Presi l'ultimo treno che partiva da Milano alle 22:30. Sarei arrivato ad Innsbruk alle 4 del mattino. Una bella stancata, ma di solito il treno mi fa dormire. Arrivai in stazione Centrale verso le 22:15 e aspettai sul binario. C'era poca gente che aspettava. Una signora anziana con una giacca grigia e un cappellino nero da cui spuntavano ciocche di capelli bianco grigi.
    
    Un pò più lontano c'era un gruppetto di ragazzi, forse senegalesi che discutevano animatamente in una lingua per me incomprensibile. Poi c'era una ragazza della mia età circa, capelli neri che in parte le coprivano il viso, unghie smaltate di nero, vestita di nero, truccata di nero con lo sguardo fisso e le cuffiette nelle orecchie. Era una bella ragazza. „Se si truccasse diversamente sarebbe ancora più bella“ pensavo. Cosa faceva quella gente a quell'ora ad aspettare quel treno? Mi piaceva farmi questo tipo di domanda e poi fantasticare sulle vite e sui ...
    ... destini della gente che vedevo in giro. Chissà a cosa stanno pensando, che problemi gli turbano. Forse andavano a trovare dei parenti, chi sà dove scendevano? Il treno arrivò a tutta velocià frenando e facendo un frastuono che mi strappò dai miei pensieri. Salii e scelsi di mettermi nell'ultimo scompartimento, sarebbe stato sicuramente vuoto, così sarei riuscito a dormire. Passando dai vari vagoni notai che erano tutti vuoti. Presi posto nell'ultimo vagone nell'ultimo angolino, più in là c'erano solo i binari. Ero un pò nascosto e mi coprii con la giacca mettendo la mia valigia sotto i piedi per evitare che qualcuno me la prendesse mentre dormivo. Notai che anche la ragazza di prima era in questo vagone. Era seduta in mezzo da sola. Aveva ancora le cuffiette e masticava un chewing gum. Anche lei si era accorta di me e ogni tanto buttava un occhiata. Forse mi aveva seguito? Non appena i nostri sguardi si incrociavano lei guardava in un altra direzione. Un fischio poi uno strattone. Il treno era partito.
    
    Eravamo in viagio da dieci minuti e io non ne voleo sapere di dormire. Il gioco di sguardi fra me e la ragazza andava avanti da dieci minuti ormai. Stavo cercando il coraggio per alzarmi e fare la prima mossa. In testa mi stavo già preparando le cose che avrei detto. Avrei forse detto semplicemente „Ciao, posso sedermi qui accanto a te“ e poi se avesse detto di si avremmo iniziato a parlare. Era forse meglio iniziare con una frase da figo come „Cosa fà una ragazza bella come ...
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