1. La mia prima volta.


    Data: 06/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Prime Esperienze Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    Avevo diciotto anni compiuti da pochissimo,un bel po' di amici e facevo la quinta superiore.Quasi tutti i pomeriggi, dopo la scuola andavo a trovare il mio amico Lamberto, i suoi a casa non c'erano mai perché lavoravano a noi passavamo i pomeriggi a oziare sfogliando riviste di moto e qualche giornaletto porno nella sua stanza.La sua stanza aveva un letto matrimoniale e una poltrona, era bella spaziosa ed era praticamente il suo piccolo regno.Era ottobre, quel giorno, la scuola era iniziata da poco e c'era ancora caldo così tornato, da scuola, pranzai, mi misi un paio di pantaloncini corti e una t-shirt, presi la bici ed andai a casa sua com'ero solito fare, arrivai al cancello, suonai il campanello, mi aprì e percorsi il vialetto fino alla porta di casa davanti alla quale lui mi aspettava, mi fece entrare ed andammo subito in camera sua."Come sei sexy con quei pantaloncini, ti fanno il culo da femmina" mi disse.Ero abituato al fatto che lui scherzasse in questo modo e solitamente stavo al gioco per poi finire a parlare di sesso, di figa, ma a volte anche di gay e di inculate supponendo che alcuni nostri conoscenti praticassero queste cose.Inarcai la schiena all'indietro sporgendo il culo e gli dissi: "vuoi toccarlo?" Solitamente a questo tipo di battuta lui allungava una mano, mi toccava una natica e la cosa finiva li, la cosa eccitava me ed anche lui, ma nessuno dei due aveva il coraggio di andare oltre e tutto si fermava alla fase goliardica.Quel giorno invece mi rispose: ...
    ... "toccare? no, te lo metto nel culo", mi afferrò per i fianchi e si appoggiò a me da dietro, iniziò a strofinarsi contro di me e sentii che il suo cazzo era duro come il marmo. Io invece di sottrarmi al gioco cominciai ad ancheggiare contro di lui finché interruppe il gioco dicendo: "basta, altrimenti ti strappo i pantaloncini e le mutande e ti inculo per davvero".Come se nulla fosse ci sedemmo sul letto e facendo finta di non essere imbarazzati per il nostro "essere andati troppo oltre" ci mettemmo a sfogliare le riviste e a guardare la TV, trovammo anche il tempo per studiare un po' per l'interrogazione di storia dell'indomani.Si fece sera e decisi di andare a casa, mi accompagnò alla porta e quando lo salutai mi diede una forte manata sul culo dicendomi: "oggi ti è andata bene, un altro po e ti avrei inculato per davvero, adesso vai che non vedo l'ora di andare in bagno a farmi una sega, penserò a te, così impari".Risposi con una risata, in fondo si, quella battuta era un po' oltre ma comunque sempre sulla falsa riga del nostro modo di scherzare anche se tornando a casa, in bicicletta, non facevo che pensare a lui che si segava in bagno pensando di incularmi e non mi dispiaceva affatto, anzi mi eccitavo parecchio all'idea.Lo ammetto, non era la prima volta che ci pensavo, mi ero masturbato centinaia di volte pensando a lui che mi scopava, era colpa del suo fottuto modo di scherzare, delle sue battute, mi aveva messo in testa un tarlo che non riuscivo a togliermi.Il giorno ...
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