1. Prime esperienze


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Pisolino, Fonte: EroticiRacconti

    ... come il mio, ma un cazzo maschile vero, peloso, grosso e con un forte odore di muschio, come quelli che avevo visto sulle riviste lì in cantina. Devi stare tranquillo, che non lo diciamo a nessuno, apri la bocca dai che non succede nulla. Quando me ne mise la metà, la sua cappella urtò la mia gola, facendomi tossire… buono mi disse, dandomi uno schiaffetto, faccio più piano, ma stringilo con le labbra, ecco così, bravo. E cominciò ad dentro e fuori delle mie labbra con la cappella. In ginocchio nudo davanti a lui, che con le mutande calate se la divertiva a darmi insegnamenti, mentre il suo compare se la rideva pregustando il suo turno mi sentii completamente soggetto alla loro volontà. Mi vergognavo da morire, capivo che dovevo scappare, andarmene ed invece continuai imperterrito a fare quella cosa oscena. Sei bravo a farli, bravissimo. Continua così… Tra un po’ sburro, ricordati cosa ti ho detto, se ti togli lo dico a tutti che sei una bocchinara. In effetti mi aveva avvertito, mi aveva spiegato. Ad un certo punto ti prendo la testa e devo godere, non ti devi spaventare, devi stare buono e tranquillo. Ti sburro in bocca e tu stai fermo finchè non finisco. Poi se vuoi lo ingoi se no lo sputi nel fazzoletto… ok? Ma no dai, la tua sborra mi fa schifo… ma che schifo, non farmi perdere tempo in cazzate. Il suo sperma caldo cominciò a schizzarmi in gola molto presto, mentre lui mi stringeva la testa con forza e con la punta del cazzo mi toccava la gola. Soffrivo, le ginocchia mi ...
    ... facevano male e i conati di vomito mi stavano assalendo. Ma rimasi fermo come mi aveva detto, per il timore di non compiacerlo. Pippo arrivò subito dopo, con il cazzo duro, aveva fretta dopo essersi gustato il suo amico. Apri la bocca per bene, disse, e come fosse la cosa più naturale del mondo mi sputò in bocca. Inghiotti tutto, dai, e spaventato dalla sua irruenza inghiottii il suo sputo e lo sperma del Coppo. Brava troia, dai, apri che non ce la faccio più. Il suo cazzo era violento, entrava ed usciva senza tregua, insensibile alle mie esigenze. Mi sburrò quasi subito in bocca, con violenza inaudita. Il giorno dopo replicammo nel pomeriggio, e per tutta la settimana, saltando la domenica. Il lunedì successivo prendemmo a vederci sia dopo pranzo che dopo cena. Un giorno che Pippo non poté venire, il Coppo mi fece un discorso strano, di amici da accontentare, gente seria, di cui non temere. Poi, mi fece accucciare sul tavolaccio e mi unse con l’olio d’oliva il culo. Quando cominciai a frignare mi diede un paio di schiaffoni ben assestati e continuò col suo pisello ad andare su e giù dentro di me. Dopo avermi riempito per bene, me lo mise in bocca e mi disse di pulirlo. Posso rivestirmi? Chiesi dopo aver finito. No, rimani nudo, non ho finito. Si accese una sigaretta e mi guardò a lungo senza parlare. Vieni a fare la femmina, disse all’improvviso, indicando con lo sguardo il suo cazzo semiduro. Capii subito cosa voleva, mi metteva alla prova, misurare la mia abilità. Presi a ...