Sesso col marito della mia migliore amica
Data: 07/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... piccolo da uscire senza problemi.
Andai in bagno a sistemarmi velocemente, poi fu il suo turno.
Lo aspettai seduta alla sua scrivania, quando tornò mi disse che il giorno dopo aveva lo stesso orario di ricevimento e avrei potuto essere di nuovo l’ultima.
Dissi, mentendo, che ci avrei pensato, perché quello che avevamo fatto era sbagliato, che Francesca non lo meritava.
Mi baciò con delicatezza sulle labbra e lo salutai.
Il mattino successivo mi svegliai riposata, non dormivo tanto da diversi mesi.
Andai a lavoro portando in borsa un abitino corto nero ed elasticizzato.
Un messaggio: stasera vieni?
Sì. Senza pensare risposi sì, ero già eccitata dal mattino, non sarei riuscita a rifiutare.
Risposi freddamente ad un paio di sms di Francesca, mi sentivo in colpa e ne avevo tutti i motivi.
Prima di uscire da lavoro andai in bagno e mi cambiai, gli sguardi e i commenti dei colleghi non fecero altro che accrescere l’eccitazione che avrei offerto a Pino.
Lasciai passare due signori anziani che erano arrivati dal medico dopo di me, mentalmente li ringraziai a mia volta.
Pochi minuti dopo Pino li accompagnò alla porta che chiuse a chiave.
Mi baciò con dolcezza e non mancò di apprezzare il mio abbigliamento.
Entrammo nel suo studio, chiese del mio sonno e ammisi con imbarazzo che sì, avevo dormito meglio.
Disse che allora bisognava continuare la cura e mi baciò nuovamente.
Si spogliò e si sedette sulla poltrona che aveva in fondo allo ...
... studio.
Lo seguii subito e con un solo gesto mi tolsi l’abitino rimanendo completamente nuda (per l'occasione non avevo indossato né mutandine né reggiseno).
Il suo viso sorpreso mi eccitò ancora di più.
Glielo succhiai per un paio di minuti ma la voglia di averlo dentro di me era troppa e allora salii a cavalcioni su di lui e mi abbassai quel poco che bastava per fare entrare pochi centimetri del suo meraviglioso cazzo.
Era venuto il mio momento, senza preavviso mi lasciai cadere di peso su di lui, facendo entrare in un colpo tutto il suo cazzo dentro di me.
Rimasi immobile ad abbracciarlo per qualche secondo, poi mi rimisi dritta, spostai i capelli, gli carezzai il viso e iniziai a scoparlo esattamente come aveva fatto lui con me il giorno precedente. Alternavo la velocità ogni volta che lo vedevo perdere la ragione, lo riportavo sulla terra per poi riprendere il viaggio verso l’orgasmo.
Lasciavo uscire completamente il cazzo per poi farlo rientrare, fino a quando non decisi che era venuto il momento di cambiare; così, appena uscito il cazzo dalla fica lo strinsi in una mano e lo indirizzai verso il mio culo senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
Ormai era totalmente in mio potere.
Un paio di discese e mi ritrovai seduta sulle sue gambe.
Ripresi i miei movimenti.
Continuai a giocare col suo orgasmo che era sempre più vicino e inevitabile.
Lo baciavo, gli chiedevo se volessi che mi fermassi, se preferiva non continuare e lui per ...