1. Lo scambio (capitoli 13 e 14)


    Data: 13/01/2021, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... racconto, ma lui alla fine ne uscì fuori con la domanda più importante che potesse fare.
    
    "Qual era allora lo scopo di tale scambio?"
    
    Lo guardai, sorridendo, e risposi tutto di un fiato: "Tu." Allora mi avvicinai a lui e ci baciammo, non più da amici, ma da innamorati, e mi sentii finalmente in pace. Avevo compiuto la mia missione.
    
    Capitolo 14: Edoardo
    
    Quella notte presi la decisione di chiarire tutto con Denise Melanie.
    
    La conversazione al telefono fu lunga, e parlammo come due amici che si conoscevano da parecchio tempo. Mi disse che anche a lei era stata assegnata una sorta di missione. Infatti era stata per tutto il tempo nel mio corpo come avevo intuito, avendo avuto modo di pensare alla sua sfrenata vita. Mi ringraziò per aver messo a posto alcune cose nella sua quotidianità e mi promise che un giorno ci saremo incontrati. Infine le chiesi il numero di Andrea, volendo ringraziarlo personalmente.
    
    Quando lo chiamai mi rispose allegro: "Ciao Fede, avevo ragione io non è vero"
    
    "Come sempre" risi. Come aveva fatto a sapere che ero io che lo chiamavo non lo capii. Non mi chiese se avevo trovato la soluzione, ma invece mi invitò un giorno a casa sua con Edoardo. Voleva conoscerci entrambi. La mia mente ribelle moriva dalla voglia, chissà quando sarebbe avvenuto.
    
    Per un intero mese mi ristabilii, andando a scuola e vedendo Edoardo solo lì. Lui non disse niente riguardo al nostro incontro, e anch'io non ne feci menzione.
    
    Finché un weekend i miei ...
    ... genitori dovettero andare via lasciandomi da solo. Telefonai a Edoardo.
    
    "Va bene, prendo i vestiti e arrivo subito"
    
    Quando arrivò lo salutai soltanto, e poi uscimmo in giardino a fare due tiri a pallone. Lui propose di invitare altri amici, e così in poco tempo il nostro incontro si trasformò in un festino. Giocammo a calcio e io mi trovai stranamente bene nel mio corpo resistente e non più esile.
    
    Dopo la partita ci spostammo in casa. Avevo imparato come gestire delle feste senza che impazzissero, quindi non appena vidi che gli effetti dell'alcool cominciavano a fare effetto sui miei amici, li mandai a casa.
    
    In casa c'era solo più Edoardo che spazzava per terra, aiutandomi a mettere a posto. Allora anch'io mi misi a sistemare casa. Presi dei bicchieri, ponendoli con cura nel lavabo e cominciai a strofinare lo sporco. L'acqua scorreva, mi bagnava i polsi, i miei bracciali, tra cui quello che Edoardo mi aveva regalato molto tempo prima. La musica si abbassò un pelino, ma non ci feci caso.
    
    Improvvisamente da dietro due braccia calde mi abbracciarono, tenendomi i fianchi. Sussultai, lasciando quasi cadere un bicchiere. Mi girai, per vedere Edoardo avvinghiato a me. Odorava di alcool, erba e sudore. In un attimo fui inebriato dal suo odore.
    
    Rimanemmo così abbracciati a lungo, dicendoci con le coccole cose che le parole non potevano dire. Sentivo la sua protuberanza appoggiata sul mio culo, non più sodo e rotondo, ma che avevo depilato poco prima.
    
    Dopo un po' di tempo ...