1. Scarpe strette


    Data: 15/01/2021, Categorie: Etero Autore: Napocapo, Fonte: Annunci69

    ... misura. Pertanto, anche se paghiamo molto caro quel paio si scarpe di marca, magari prodotto dalla economica manodopera tailandese, può succedere che i nostri piedi si ritroveranno in veri e propri stivaletti malesi. Ed è inutile provare bene le scarpe prima di comprarle, chissà perché ma al negozio le scarpe calzano sempre bene. Solo quando esci per la prima volta con le nuove scarpe, dopo appena una mezzora senti i tuoi piedi stretti in una tale morsa, che ti viene voglia di toglierti le scarpe e gettarle via per la rabbia.
    
    Come avrete già capito, al nostro povero Giulio accadde proprio una cosa del genere quando uscì insieme ai suoi amici per andare in discoteca. Ovviamente nel sentire le scarpe un po' strette all'inizio Giulio non si allarmò, dato che era la prima volta che le indossava. Ma appena arrivato in discoteca il dolore divenne straziante. Con indicibile sofferenza, riuscì a fare quei pochi metri, che lo separavano da un invitante sgabello vicino al bar. Anche se stava seduto il dolore era lo stesso così forte da farlo impazzire. L'animo di Giulio era ormai letteralmente sconvolto, a causa dell'indicibile sofferenza che provava. Sentiva nascere dentro di sé una rabbia incredibile. Avrebbe voluto urlare e spaccare tutto. Alla fine non riuscì più a trattenere l'aggressività che stava montando dentro di lui. Diede un terribile pugno al bancone del Bar, richiamando così l'attenzione di tutti i presenti.
    
    “Vuole qualcosa, Signore?”, chiese il barista.
    
    “UNA ...
    ... COCA COLA !!!!!” rispose Giulio, per giustificare il suo gesto.
    
    Il barman, impaurito dal tono terrificante, che aveva ormai la voce di Giulio, si sbrigò a servirgli la coca cola. Il nostro povero e martoriato eroe afferrò il bicchiere di coca cola, con tutta la forza che aveva, e trangugiò il frizzante e nero liquido, nella speranza illusoria di un qualche ristoro. La sua bocca era contratta in una smorfia di dolore, che sembrava però una specie di ghigno satanico, i suoi pugni erano serrati per sopportare meglio il dolore, ma chiunque lo guardava era percosso da un brivido di terrore. Immobile sul suo sgabello, reprimeva a fatica la sua rabbia, provocata dal dolore e aspettava che i suoi amici si decidessero a riportarlo a casa.
    
    Ma a questo punto il destino imprevedibile ci mise il suo zampino e quella serata cominciò finalmente a volgere per il meglio per il povero Giulio.
    
    “Amico, togliti dai piedi e fammi sedere accanto alla mia ragazza!”
    
    Una specie di energumeno completamente vestivo di lucida pelle nera, con incredibile tracotanza, aveva osato ordinare a Giulio l'unica cosa che lui mai avrebbe fatto, neppure se si fosse trovato di fronte l'incredibile Hulck. Ma l'uomo insistette nella sua pretesa.
    
    “Carlo, non fare così. Lascialo stare, è possibile che dovunque si vada devi attaccare briga con qualcuno”
    
    “Tu stai zitta e non rompere i coglioni! E adesso brutto stronzo ti vuoi scollare da lì o devo prenderti a calci nel culo.”
    
    L'incredibile quantità di ...