1. "friends with benefits..."


    Data: 15/01/2021, Categorie: Etero Autore: Experimenta71, Fonte: Annunci69

    ... labbra.
    
    Infine accostai la bocca all'orecchio e le sussurrai qualcosa.
    
    “Si...e tu” mi rispose.
    
    “Anch'io”
    
    Iniziai a sfiorarle il polso risalendo con lentezza lungo il braccio.
    
    Ebbe un brivido ed una breve cristallina risata sovrastò per un attimo il fluire lento del pezzo Jazz che andava a spegnersi, soffocando l'assolo del Sax Tenore.
    
    “Perché non andiamo in camera” le chiesi “staremo più comodi”
    
    Senza rispondermi si alzò, le lunghe gambe velate dalle calze (non sapevo se indossava un collant o delle autoreggenti e questo era uno dei particolari che di solito mi intrigava di più nel gioco della seduzione) e coperte da una gonna in pelle nera che evidenziava al meglio le sue forme.
    
    Si incamminò lentamente, dondolando sui tacchi medio alti (non ne aveva bisogno, era alta a sufficienza, ma mi aveva detto una volta che le piaceva l'effetto che faceva sugli uomini. E... si, devo dire che aveva assolutamente ragione).
    
    La stanza era in penombra. In realtà lo era tutta la casa. Avevo avuto l'accortezza di abbassare le serrande nel primo pomeriggio ed ora era quasi il tramonto. Io la seguivo a qualche passo osservando le sue gambe ed il suo culo. Sentivo un'erezione che trattenuta già da qualche minuto faticava a contenersi.
    
    La avvertivo sotto la tela dei pantaloni scuri di cotone. Ed ancora più sotto, tendere il cotone degli slip neri.
    
    Le avevo chiesto tempo prima cosa ne pensasse dell'eterna disputa tra slip e boxer ed avevo avuto una risposta ...
    ... interessante. Spiritosa (come del resto era lei) e sexy “Non mi interessa molto la forma quanto la sostanza...”
    
    Ero assorto in quel ricordo, tanto da non essermi quasi accorto che si era girata poco oltre la soglia del letto ed ora mi stava di fronte, immobile. Allungai la mano per accendere l'interruttore di una delle piccole lampade da lettura che si trovavano sui comodini a fianco del letto e per farlo mi abbassai.
    
    Mi bloccò il braccio.
    
    “No, non accendere...riusciamo ancora a vederci”
    
    Avevo il viso all'altezza del suo ombelico. La guardai dal basso verso l'alto. Quindi avvicinai l'altro braccio (quello libero) alla sua camicetta di lino bianco ed iniziai a sbottonarla partendo dal basso. Un bottone, due, tre.
    
    Arrivati all'ombelico mi fermai, avvicinai il viso e con la lingua iniziai a leccare. Prima all'esterno in lunghi interrotti movimenti circolari, poi direttamente all'interno dell'ombelico con trasporto ancora maggiore.
    
    Avvertivo un sospiro intermittente, franto, sospeso giungere dall'alto ma non potevo vederla. Avevo la testa coperta dalla camicetta. Ne sentivo il fresco serico contatto sui capelli.
    
    Mi piaceva però immaginarla con le labbra dischiuse e la testa lievemente reclinata all'indietro. Il collo candido (era l'inizio dell'estate e non aveva ancora avuto modo di abbronzarsi).
    
    Sulla lingua avvertivo la sua pelle morbida, calda, leggermente sudata e mi bastava.
    
    Dopo alcuni istanti lei lasciò il braccio che ancora aveva tenuto stretto. Lo ...