1. Pura libido


    Data: 15/08/2017, Categorie: Etero Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    “Cosa c’è ora? Non ti è bastata tutta questa notte per caso?” “Ahah si certo che mi è bastata, anche se…” “Non dirmi che vuoi ricominciare, io sono esausta, non so te ma io ora ho solo voglia di una bella doccia e di dormire qualche ora.” “Ma si non ti preoccupare, avevo in mente una cosa ma non c’è fretta” Ero con Luca, un amico intimo, molto intimo in effetti, di vecchia data. Ci conoscevamo sin dai tempi delle superiori, un ragazzo normale, carino quanto basta per farci un pensierino. Certo non montato come solitamente erano i miei compagni di classe o comunque molti dei ragazzi che conoscevo all’epoca. Ciò che mi colpì di lui fu la sua spontaneità, cosa da nulla se vogliamo però era diverso, un fascino tutto suo che difficilmente ho potuto ritrovare in altre persone. A vederlo poteva sembrare lo sfigatello del gruppo e forse, a pensarci bene, un po’ lo era ma tutto sommato era rispettato e i bulletti andavano a rompere altrove. Nonostante non fosse una figura popolare a scuola o comunque una di quelle persone il cui nome è, bene o male, conosciuto, attirava , spesso e volentieri, l’attenzione di noi ragazze. Un po’ per il suo fare un po’ misterioso, la bellezza e il suo modo di parlare così pacato, con una dialettica avanti anni luce a quella degli altri, non conoscevo ragazza, ai tempi, che non avesse, almeno una volta, fatto un pensierino su di lui e qualcuna, ovviamente, andò a segno. Ho avuto la fortuna, se così vogliamo chiamarla, di entrare a far parte di quella ...
    ... lista. Non per vantarmi, certo, ma rimasi particolarmente soddisfatta. Non che le sue prestazioni a letto fossero di chissà quale livello, anzi era molto, ma di molto, nella media. Ciò che colpiva, come già accennato, era la sua spontaneità. Cosa voglio dire? La faccio molto semplice. Se per caso qualcuna fosse andata, ai tempi di scuola, dal classico spaccone gonfio della sua virilità a chiederli una cosa stupida come “ehi, prenderesti me e la Vale, all’epoca mia compagna di banco, a novanta?” . Ecco con una frase del genere, lo spaccone di turno, sarebbe forse sprofondato, non credo avrebbe rifiutato ma di sicuro sarebbe stato colto da un profondo imbarazzo o comunque ci sarebbe rimasto di stucco. Al contrario, Luca, avrebbe preso la cosa in modo molto più pragmatico e seppur la frase fosse stata detta in tono ironico, in un modo o nell’altro, lui, sarebbe riuscito a realizzarla. Tutto ciò che gli veniva detto, suggerito o fatto lo analizzava, ci rifletteva ne discuteva e alla fine ti ritrovavi preda delle tue stesse parole. Raccontato così sembra che io stia parlando di un manipolatore ma in realtà è sempre stato molto rispettoso, mi ha sempre permesso di scegliere senza conseguenze. Per questo, dopo tutto questo tempo siamo rimasti in contatto. Un bel ragazzo, ben educato, simpatico e con una carica erotica notevole. Ancora ricordo la mia priva volta con lui. Alcune ragazze prima di me mi avevano semplicemente detto che ci sapeva fare o che almeno arrivava al dunque. Altre ...
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