1. Pura libido


    Data: 15/08/2017, Categorie: Etero Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    ... invece, forse troppo perfettine e timorate, erano rimaste leggermente turbate. All’inizio mi chiesi quale potesse essere la causa ma la scoprii molto presto. Quel giorno era un bellissimo martedì di inizio primavera. Uscimmo da scuola circa con tre ore di anticipo per via di uno sciopero, io ero già ben organizzata per passare il resto della giornata ed il pomeriggio con la Vale ma sfortunatamente saltò tutto all’ultimo momento e mi ritrovai a vagare nel giardino poco distante. Passavano tutti di li, ogni giorno ed io, come mio solito, presi posto sull’altalena posizionata l’ombra di una vecchia quercia. Eravamo proprio in tanti quella mattina, tutti ammassati sulle panchine, chi sull’erba a fumare spinelli altri invece a giocare a calcio. Vidi passare Luca proprio davanti a me, eravamo già in buoni rapporti, lo salutai e si fermò a fare due chiacchiere. Classiche chiacchiere da adolescenti, come va, come non va e così via. Pian piano però, iniziammo ad andare, inesorabilmente sul personale, e blablabla… Non c’era verso, in un modo o nell’altro mi portava dove voleva lui ed io, cosciente di tutto, lo assecondai totalmente. Anzi, per dirla tutta, non era lui a portarmi su certi argomenti ma faceva in modo che ci arrivassi io. Mi suscitava curiosità, mi spingeva a volerne sapere di più su di lui ma sopratutto ad aprirmi. Sentivo di essere a mio agio, un po’ come in un confessionale ma senza prete. Fui preda della mia stessa voglia di parlare e lui rimase li, paziente, ad ...
    ... ascoltarmi. Sembrava quasi che mi stesse studiando, probabilmente era alla ricerca di un aggancio, del modo migliore per potermi rapire totalmente. Assecondò i miei sguardi, le mie parole ed i miei pensieri. Non ci volle molto prima che iniziassimo a parlare di sesso. Già, l’argomento chiave di quella giornata. Iniziai a scaldarmi, fui presa dall’eccitazione, in un certo senso mi misi a nudo davanti a lui. Sciolsi tutti i miei freni e la cosa più assurda è che fu tutto molto veloce. Sapevo di potermi fidare, di star facendo la cosa giusta, la cosa che volevo di più in quel momento. La sua arma sono sempre state le parole, le ha sempre usate nel modo migliore. Non so neanche se quella volta lui volesse veramente arrivato fin dove finimmo di li a poche ore. Non riesco a capire se lo stesse facendo apposta o fu tutto un semplice caso. Una perfetta combinazione di eventi. Il fatto è che circa un’ora dopo che iniziammo a parlare, Luca mi invitò nel suo rifugio, un vecchio garage di suo nonno che gli fu regalato e lasciato in affidamento quando compì diciotto anni. Era molto accogliente, riuscì a trasformare un buco di pochi metri quadri in una piccola stanza privata completa di tutto. C’era un letto, improvvisato con un materasso e qualche coperta, un tavolo molto ampio, una tv, un lavandino ed il soppalco sul quale era posizionato il letto. Decisamente un piccolo rifugio, il nome non poté essere più azzeccato. Entrai con un po’ di esitazione e senza troppe illusioni, Luca mi fece ...