Ripetizioni - Racconti Erotici

Ripetizioni

... giocare ed era il terrore dei quarterback delle altre squadre. Quindi alla fine, sotto il peso della responsabilità di veder allontano un bravo giocatore per �colpa mia�, decisi di aiutarlo e gli diedi appuntamento a casa sua il venerdì pomeriggio per studiare insieme.Quando aprì la porta, mi soffermai su quegli occhi troppo piccoli per quella testa grossa e cercai di sorridere.- Entra, Jessie. � disse spostandosi di lato � Grazie per l�aiuto.- Dove sono i tuoi genitori? � chiese assumendo un�espressione adorabilmente dolce e disponibile.- Sono fuori per tutto il fine settimana, quindi possiamo studiare tranquilli.Appena mi resi conto che non c�erano testimoni di come fossi veramente abbandonai l�atteggiamento fintamente accondiscendente e feci una smorfia, guardandolo male.- Beh, vedi di concentrarti e di non farmi perdere troppo tempo. � lo superai andando verso il tavolo del salotto � Non voglio perdere tutto il fine settimana a rispiegarti le stesse cose perché hai la testa troppo dura per capire.Posai i libri sul tavolo e mi girai a guardarlo. Come mi aspettavo, anche la sua espressione era mutata ma mi ero aspettata stupore o smarrimento per il mio brusco cambio di tono da quello che consideravo uno scimmione senza cervello: invece vidi un lampo divertito dietro quegli occhi, come se avesse in mente qualche scherzo.- Posso offriti un caffè? Una bibita? � afferrò lo zaino che aveva lasciato sul divano e cominciò a tirare fuori i libri.- Un té freddo andrà più che ...

... bene. � dissi mettendomi a sedere, la giornata era particolarmente calda e indossavo un top con una gonna leggera.- Quello che desideri. � mi rispose mentre andava in cucina per riuscirne poco dopo con un bicchierone pieno di té e ghiaccio � Hai caldo, vuoi che accenda l�aria condizionata?- No, voglio che ci mettiamo subito a studiare e ci sbrighiamo. Stasera c�è la partita e Tom gioca.- Lo so, sfortunatamente il coach mi ha detto che non mi farà scendere in campo fino a che i miei voti in matematica non miglioreranno.- Allora vedi di darti una mossa. � cercai di assumere il tono più scocciato possibile mentre bevendo una sorsata � Ha un sapore strano, è molto dolce.- Pensavo che ti piacessero le cose dolci�- Sì, mi piacciono. � mi sentivo strana, ma decisi di aprire i libri e cominciare la lezione.Dopo pochi minuti sentii le palpebre pesanti tanto che senza quasi accorgermene appoggiai la testa sul libro e persi i sensi.Quando mi risveglia, la prima cosa che vidi fu il soffitto di una stanza e pensai stupidamente che non doveva essere passato molto tempo, visto che il sole sembrava ancora alto. Cercai di alzarmi, non capendo bene dove mi trovassi e mi resi conto di avere mani e piedi legati. Mi guardai intorno in preda al panico.Era una camera da letto, sicuramente di un ragazzo visti i poster di atleti che tappezzavano le pareti. Pensai, scioccamente, che era molto ordinata per appartenere a un individuo del genere maschile. Poi vidi Charlie in piedi appoggiato al muro: era a ...