Ripetizioni - Racconti Erotici

Ripetizioni

... torso nudo e mi guardava con aria soddisfatta. Solo allora percepii la mia nudità e sbarrai gli occhi cercando di urlare, ma non un suono uscì dalle mie labbra.- Non preoccuparti, dolce bambina. � si avvicinò al letto e mi carezzò una coscia � E� solo l�effetto della ketamina.Mise la sua mano tozza sul mio stomaco ed io cercai di scansarmi, non riuscendo però a farmi obbedire dal mio corpo. Mi sentivo intorpidita e stanca, impossibilitata a reagire a qualsiasi cosa volesse farmi. Era chiaro che voleva stuprarmi e serrai gli occhi, pronta alla sua brutalità.Inaspettatamente, invece di saltarmi addosso e penetrarmi, cominciò a massaggiarmi il corpo. Cominciò dalle gambe con movimenti letti e pieni di voluttà, sentivo quelle grandi mani passarmi sulla pelle mentre il suo respiro si faceva più pesante.- Sai quante volte ho sognato di toccarti così, principessa? � si avvicinò al mio viso e mi leccò una guancia � L�ho capito subito, sai? Gli altri non vedono, non capiscono� tu sei un animale selvaggio che deve essere domato.Passò quindi ad accarezzarmi le braccia per poi arrivare al collo e scendere sui seni prosperosi.- Scommetto che sai di buono. � sorrise e mise in mostra i denti leggermente storti, prima di cominciare a succhiarmi i capezzoli.Girai la testa e sbarrai gli occhi. Si comportava e parlava come se io fossi d�accordo, come se gli avessi dato il permesso di toccarmi.- Ti prego. � riuscii a mormorare � Ti prego, lasciami andare.- Shhhh, piccolina. Adesso ti farò stare ...

... bene, vedrai.Dicendo così, si chinò fra le mie cosce spalancate e cominciò a baciarmi e leccarmi l�interno coscia per poi passare all�inguine.Era una situazione assurda: quello stava per farmi violenza ed io cominciavo a eccitarmi sotto la sua lingua e le sue mani. Sapeva cosa stava facendo, cazzo! Tom non avrebbe saputo eccitarmi così neanche fra un miliardo di anni, eppure era ripugnante che quel piacere provenisse da quel mostriciattolo che non aveva niente di attraente.Finalmente arrivò alle grandi labbra e le allargò delicatamente con le dita.- Hai un viso bellissimo, ma quaggiù sei anche meglio. � lo sentì sospirare contro la pelle sensibile di quella zona � Sei una delle più belle fighette che abbia mai visto.Sollevai la testa per guardarlo e vidi solo le sue possenti spalle, mentre avvertivo la lingua che cominciava a stuzzicarmi la figa con movimenti lenti e delicati. Sospirai a mia volta e mi vergognai di avvertire i miei umori cominciare a uscire.- Sapevo che ti sarebbe piaciuto. � disse facendo una pausa prima di ricominciare il suo �lavoro�.Passò insistentemente un dito sulla mia apertura e sorrise come un ragazzino quando si rese conto che mi ero bagnata. Chinò di nuovo il capo e imprigionò il mio clitoride fra le labbra mentre il dito che mi aveva stuzzicato fino a quel momento entrò con un gesto deciso nella mia vagina.Sobbalzai e inarcai la schiena, avvertendo i capezzoli inturgidirsi e il piacere cominciare a offuscarmi la mente più della droga che mi aveva ...